Al San Leonardo di Castellammare di Stabia prelievo multiorgano nella notte

La donatrice è una donna americana di 73 anni colpita da emorragia cerebrale sul Vesuvio

al san leonardo di castellammare di stabia prelievo multiorgano nella notte

Il prelievo di fegato, reni e cornee autorizzato dai parenti per volontà espressa in vita dalla donna è stato coordinato dal Centro Regionale Trapianti della Campania e dal gruppo di Rianimazione diretto dalla dottoressa Maria Josè Sucre

Castellammare di Stabia.  

Nel corso della notte all’ospedale "San Leonardo" è stato praticato un prelievo multiorgano su una paziente 73enne deceduta nel corso della notte per emorragia cerebrale.

Fegato, reni e cornee gli organi prelevati da equipe provenienti dall’Ospedale Cardarelli di Napoli, dal Ruggi D’Aragona di Salerno e dai medici del reparto oculistica dell’Ospedale stabiese.

Tutte le operazioni sono state coordinate dal Centro Regionale Trapianti della Campania con il gruppo di lavoro dell’unità operativa anestesia e rianimazione di Castellammare diretto dalla dottoressa Maria Josè Sucre.

Nelle prime ore della mattinata gli organi prelevati hanno cominciato il loro viaggio verso i riceventi. Il fegato è già stato trapiantato su un paziente al Cardarelli di Napoli, i reni sono diretti verso Torino, mentre le cornee prelevate dagli oculisti stabiesi sono state depositate nella banca degli occhi di Napoli.

Alla fine della procedura di prelievo tutti i componenti delle equipe intervenute hanno omaggiato la salma della donatrice con un inchino.

La donatrice, americana di 73 anni, era stata colpita da emorragia cerebrale inoperabile mentre era impegnata in un’escursione sul Vesuvio. Giunta all’Ospedale di Sorrento lo scorso 17 settembre era stata, poi, trasferita al San Leonardo di Castellammare. Alle 8.53 del 20 settembre, dopo l’elettroencefalogramma, si è riunito il collegio medico (direttore di presidio, neurologo, rianimatore) per iniziare la procedura di accertamento della morte cerebrale, conclusa alle 15.30.

Finita la procedura, i familiari, figlio e marito, hanno dato il consenso alla donazione di organi e tessuti, come da volontà più volte espressa quando era in vita dalla stessa donatrice.