Famiglie arcobaleno, i sindaci disobbediscono: Agiamo nell'interesse dei minori

Avanti con le trascrizioni dei figli ma solo delle mamme che non hanno fatto ricorso alla GPA

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Dichiarazione congiunta dei Sindaci di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Bari. Si ribellano. Nell'attesa di una legge

Napoli.  

Dichiarazione congiunta dei Sindaci di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Bari. 

“L’esperienza quotidiana delle amministrazioni locali dimostra che esistono domande di tutela alle quali non si riesce a dare adeguata risposta. La vita famigliare delle persone LGBT+ risulta, nell’assetto normativo attuale, non ancora compiutamente riconosciuta, generando disparità di trattamento nel quadro dell’Unione Europea.
Per questo consideriamo fondamentale contrastare ogni discriminazione e garantire pienamente i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali, e sentiamo forte la necessità di azioni comuni che vogliamo condividere con i Sindaci di ogni orientamento politico. 
I principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona devono guidare il Legislatore verso alcuni passi non più rinviabili quali: 
-il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali;
-il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali.
Siamo pronti a discutere di questo con il Parlamento e con il Governo. Chiediamo quindi un incontro urgente con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. 
Nell’attesa di una legge, noi Sindaci ribadiamo la volontà di agire collettivamente nell’esclusivo interesse dei minori, procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri, chiaramente esclusa dalla legge. Sulle trascrizioni riteniamo, infatti, che l’indirizzo della giurisprudenza sia già molto chiaro in Italia e in Europa.  
Nelle prossime ore il Sindaco di Milano Beppe Sala sarà Bruxelles dove rappresenterà le nostre posizioni.
Saremo a Torino il 12 maggio per ribadire le nostre posizioni comuni”. 
I Sindaci di Roma Roberto Gualtieri, di Milano Beppe Sala, di Napoli Gaetano Manfredi, di Torino Stefano Lorusso, di Bologna Matteo Lepore, di Firenze Dario Nardella, di Bari Antonio Decaro.

"Se vuuoi saperne di più rivedi la puntata de La Linea"

L'appello lanciato con la campagna "DisObbediamo" di Famiglie Arcobaleno 

A pochi giorni dalla piazza di Milano, con 10.000 persone a chiedere rispetto e diritti per i figli delle coppie omogenitoriali, anche da Napoli sabato scorso, l'associazione Famiglie Arcobaleno aveva lanciato un appello a Sindaci e Sindache d’Italia per il riconoscimento di questi bambini.

“DisObbediamo” è il nome dato all’appello che si rivolge non solo ai primi cittadini che fino ad oggi le hanno sostenute ma anche a tutt* gli altri e le altre Prim* cittadin* che da oggi sono dispost* a farlo. “Chiediamo loro di “disobbedire” coraggiosamente, perché quando le leggi sono ingiuste vanno combattute. E bisogna farlo insieme!“.

I sindaci delle più grandi città d'Italia hanno risposto all'appello. Il “DisObbediamo” si riferisce alla direttiva arrivata dal ministero dell’Interno, che ha chiesto ai sindaci di smetterla di trascrivere i certificati di nascita di figli nati da famiglie etero o omogenitoriali con la gestazione per altri o da due madri che ricorrano alla fecondazione assistita all’estero.