Oltre 500 scosse in pochi giorni ed una situazione sempre più complicat: il bradisismo nei Campi Flegrei non dà tregua. In serata l'incontro pubblico organizzato dalla Protezione civile con i residenti della "zona rossa", presso la sede di Monteruscello a Pozzuoli.
"Alla luce del monitoraggio costante - ha detto Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano - possiamo dire che non sta per avvenire un'eruzione, nonostante lo sciame sismico in corso dallo scorso 15 febbraio. Parliamo di una caldera con una dinamica bradisismica in atto dal 2005, con deformazione crostale, che diventa deformazione del suolo". La struttura scientifica monitora costantemente l'evoluzione della situazione.
"Ci sono stati questi 4-5 eventi particolarmente importanti ma è normale dal punto di vista geologico - ha assicurato Facio Ciciliano, capo del Dipartimento di Protezione civile - molto avvertiti soprattutto di notte, quando ovviamente la sensazione e la percezione è maggiore, che fanno parte della natura geologica di queste terre. Sono fenomeni geologici che esistono da migliaia di anni e che rimarranno presenti su questo terreno per altre migliaia di anni. Bbisogna convivere con la realtà geologica del territorio. Se qualcuno vuole evitare di sentire le scosse semplicemente deve andare via da questa zona".
I residenti non hanno nascosto rabbia e preoccupazione. All'incontro erano presenti, tra gli altri, i sindaci Gaetano Manfredi, Luigi Manzoni e Josi Gerardo Della Ragione.
"Le vie di fuga saranno pronte tra qualche anno", ha ricordato Ciciliano. "Sono stati stanziati 500 milioni di euro nelle mani del Commissario straordinario Soccodato, di cui 200 licenziati dal Consiglio dei ministri per istituti scolastici, messa in sicurezza di edifici pubblici e vie di fuga. E' prevista anche la realizzazione del nuovo svincolo della tangenziale per favorire l'esodo in caso di necessità. C'è bisogno di tempo per realizzazione delle opere".
Il capo della Protezione civile ha ribadito che "in questo momento non c'è pericolo che il magma sia in risalta. Da un punto di vista geotermico, non e' stata registrata al momento nessuna alterazione degli indici geochimici. I gas che vengono analizzati quotidianamente dall'Ingv non mostrano al momento alcun tipo di varianza che possa far pensare a un'accelerazione del fenomeno".
