Sclerosi multipla: nuovi potenziali target terapeutici

La ricerca condotta dalla Seconda Clinica Neurologica dell'Università Vanvitelli

sclerosi multipla nuovi potenziali target terapeutici
Napoli.  

Un'importante ricerca condotta dalla Seconda Clinica Neurologica dell'Università Vanvitelli di Napoli, in collaborazione con l'Imperial College di Londra, ha individuato nuovi potenziali "bersagli terapeutici" per la cura della sclerosi multipla. I risultati dello studio, pubblicati sulla prestigiosa rivista *Annals of Neurology*, offrono nuove prospettive per lo sviluppo di trattamenti mirati per questa malattia neurologica.

Lo studio ha analizzato l'espressione genetica nella sclerosi multipla per identificare i geni direttamente coinvolti nella patologia. I ricercatori hanno scoperto alterazioni in specifici percorsi biologici e processi infiammatori che potrebbero rappresentare nuovi bersagli terapeutici. In particolare, sono stati identificati 528 geni deregolati, con elevata significatività statistica, riducendo il rischio di falsi positivi e migliorando l'affidabilità dei risultati.

L'analisi si è concentrata sulla sostanza bianca cerebrale, evidenziando con maggiore precisione i geni coinvolti nella malattia. "Questa strategia potrebbe avere un impatto significativo nello sviluppo di nuovi farmaci per la sclerosi multipla", spiegano i ricercatori. Inoltre, l'analisi delle reti proteiche ha permesso di individuare alcuni geni chiave, che potrebbero costituire nuovi bersagli terapeutici.

Lo studio non solo apre nuove possibilità per il trattamento della sclerosi multipla, ma ha anche il potenziale di essere applicato ad altre patologie neurologiche, amplificando l'efficacia della medicina di precisione. Questo traguardo rappresenta un passo avanti fondamentale per i pazienti affetti da sclerosi multipla, promettendo trattamenti più personalizzati e innovativi in futuro.