Un nuovo tributo alla memoria di Adriano Olivetti si concretizzerà a breve a Pozzuoli. L’area impropriamente nota come “Villa De Angelis”, situata in via Campi Flegrei, cambierà ufficialmente denominazione per diventare il “Belvedere Adriano Olivetti”, in onore dell’uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia industriale della città.
Un riconoscimento per un'industria etica
L’iniziativa, deliberata dalla Giunta Municipale e ora all’esame del Consiglio Comunale, nasce con l’intento di rendere omaggio a un imprenditore visionario, il cui contributo alla crescita economica e sociale di Pozzuoli è ancora vivo nella memoria collettiva. La fabbrica Olivetti, costruita tra il 1951 e il 1954 su un'area di 30.000 mq, rappresentò un modello rivoluzionario di impresa, incentrato sulla dignità dei lavoratori e sul benessere della comunità.
Una fabbrica tra architettura e innovazione sociale
Il complesso industriale, progettato dall’architetto napoletano Luigi Cosenza, fu inaugurato il 23 aprile 1955 con un discorso emblematico dello stesso Olivetti:
"Questa fabbrica si è elevata in rispetto della bellezza dei luoghi e affinché la bellezza fosse di conforto nel lavoro di ogni giorno."
Non solo un luogo di produzione, ma un simbolo di un'industria moderna e umana, che offriva ai suoi operai stabilità economica e servizi sociali avanzati.
Un'eredità che vive ancora oggi
Accanto alla fabbrica, Olivetti volle anche realizzare un parco residenziale per i dipendenti, il celebre “Quartiere Olivetti” di via Terracciano, ancora oggi un esempio di edilizia sociale d’avanguardia. Nel corso degli anni, lo stabilimento ha perso la sua funzione originaria ed è diventato sede di uffici e attività diverse, ma il ricordo del suo fondatore continua a ispirare la comunità puteolana.
Con l’intitolazione del Belvedere Adriano Olivetti, Pozzuoli riafferma il valore della memoria storica e il legame indissolubile con un imprenditore che seppe coniugare progresso e umanità, lasciando un'eredità che va oltre la semplice produzione industriale.
