Donne, Fortini: "Troppe ragazze si fanno condizionare dai fidanzati"

L'assessore alle Politiche Giovanili: "C'è amore concepito come possessività"

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Napoli.  

"Il senso di questa giornata lo dà una comunità scolastica da tutta la Campania che c'è qui in Piazza Plebiscito a NAPOLI e si fa sentire". Così Lucia Fortini, assessore regionale in Campania per scuola, politiche sociali e giovanili, spiega l'evento che stamattina ha ospitato migliaia di ragazzi in Piazza Plebiscito per la manifestazione "Bella Così". Nel corso della manifestazione musica, momenti di riflessione e le performance di Federica Carta, Ste e Anna Tatangelo. "E' stata un'idea - spiega Fortini - che ci è venuta il 25 novembre quando abbiamo fatto un flash mob per combattere la violenza di genere e io ho visto, dall'ingresso del cortile di Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito e ho pensato 'perché no?'. Devo dire che è bellissimo il fatto che con un messaggio mandato ai dirigenti scolastici la scuola campana ha risposto, si è allenata perché da tutti i ragazzi studenti è stata realizzata una coreografia non è facile da fare. Devo dire che non ci aspettavamo questa risposta. Devo essere sincera, non potevo prevedere nemmeno io una risposta così importante e per me è gioia pura. Ieri mi inviavano le prove dalle scuole, oggi abbiamo visto mano a mano gli arrivi da una bella comunità scolastica, quella campana". Fortini spiega che "la musica di Federica Carta - ha detto - l'hanno scelta le ragazze delle scuole, con una canzone che le rappresenta e su cui abbiamo fatto una riflessione rispetto al fatto che noi adulti siamo molto autoreferenziali. Io avrei scelto altre cantanti che probabilmente non sono idoli per le ragazze. Poi c'è stata Anna Tatangelo e Ste che pure sono molto apprezzate dalle ragazze". Fortini sottolinea che un messaggio da lanciare è "ciascuno e ciascuna, vale pure per i ragazzi, deve scegliere da solo e sola la propria strada. Oggi ci sono ancora troppe ragazze che si fanno condizionare dai fidanzati. Io spesso l'ho detto, c'è questo 'malessere', questo amore concepito come possessività, come limitazione che molte ragazze considerano invece come un indicatore di amore vero, puro. Bisogna scardinarlo, ma per farlo bisogna anche parlare un linguaggio che arrivi ai ragazzi e alle ragazze perché altrimenti se ci mettiamo a fare convegni su norme legislative, che pure sono importanti, i ragazzi e le ragazze non ci seguono".