Il nuovo rapporto 2024 della Fondazione Gimbe lancia un segnale d’allarme: in Italia mancano oltre 500 pediatri di libera scelta, figura essenziale per l’assistenza sanitaria dei più piccoli. In Campania, il deficit stimato è di 34 pediatri, una carenza che rischia di peggiorare nei prossimi anni.
Il rapporto pediatra-assistiti in Campania è fuori soglia
Secondo quanto stabilito dall’accordo collettivo nazionale, ogni pediatra dovrebbe assistere massimo 850 bambini, ma in Campania il numero medio è già di 893 assistiti per ogni specialista. Questo dato, sebbene inferiore alla media nazionale di 900, è sopra la soglia ideale e si avvicina pericolosamente al limite massimo di 1.000 assistiti, oltre il quale è necessario ricorrere a deroghe.
Oltre 270 pensionamenti entro il 2028
Il futuro non appare incoraggiante: entro il 2028, ben 279 pediatri campani andranno in pensione, raggiungendo il limite d’età previsto (70 anni). Il sistema rischia dunque di affrontare un vuoto strutturale nella gestione dell’assistenza pediatrica territoriale, con gravi ripercussioni per le famiglie.
I numeri nazionali e il caso Campania
A livello nazionale, le regioni con le carenze più gravi sono Lombardia, Piemonte e Veneto, ma anche al Sud si registrano forti criticità. In Campania, il 77,9% degli assistiti ha più di cinque anni, contro una media nazionale dell’81,2%. Un dato che suggerisce che molti bambini piccoli non riescono ad accedere tempestivamente a un pediatra di riferimento.
Cartabellotta (Gimbe): “Servono interventi urgenti”
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha dichiarato:
“Le segnalazioni sulla difficoltà di accesso al pediatra di libera scelta arrivano da tutte le regioni. I problemi sono ricorrenti: carenze numeriche, burocrazia, sovraccarico di assistiti e ostacoli per le famiglie che vogliono iscrivere i figli a un pediatra. Servono interventi organizzativi urgenti per garantire la continuità dell’assistenza, soprattutto ai più fragili”.
Il rischio è l'abbandono della pediatria di base
La carenza di pediatri di libera scelta potrebbe portare a un sovraccarico del pronto soccorso pediatrico e a una discontinuità nell’assistenza sanitaria infantile. Per garantire la salute dei più piccoli, sarà necessario riformare il sistema di assegnazione dei medici, incentivare i giovani specialisti e snellire la burocrazia a livello locale.
