La Commissione di Garanzia ha deciso di colpire i sindacati dei trasporti di Napoli con una sanzione da 40.000 euro, accusando i lavoratori ANM di uno “sciopero occulto” il 28 e 29 marzo 2025. Ma i sindacati dei trasporti non ci stanno.
La sanzione è, secondo il segretario generale della Filt Cgil Napoli e Campania, Angelo Lustro, una "vicenda assurda e paradossale". "Veniamo 'indagati' per malattie dei lavoratori e, secondo l'indagine della commissione - aggiunge Lustro - avremmo contravvenuto a una serie di adempimenti previsti quando dichiarammo l'azione di sciopero. Su nostra richiesta di convocazione, 3 giorni dopo facemmo un accordo in merito alle parti economiche non elargite ai lavoratori nel mese di marzo e pagate regolarmente fino a febbraio. Intervenimmo per evitare disagi e ci troviamo oggi a essere indagati e poi condannati. Assurdo". "Ricorreremo in tutte le sedi giudiziarie per tale assurdità nei nostri confronti. È giusto precisare che la malattia - conclude Lustro - non è una protesta indetta dal sindacato, ma viene certificata al lavoratore dai medici, tanto per essere precisi a riguardo. È ovvio che il tentativo è di colpire il sindacato e intimorire i lavoratori. E' giusto per precisare ancora che le nostre azioni di sciopero sono sempre proclamate nel rispetto della legge e delle norme in vigore"
Anche l'USB respinge con forza le accuse: le assenze erano per malattia certificata, non per iniziativa sindacale.
"Ricordiamo che USB aveva proclamato regolarmente uno sciopero per domenica 30 marzo, raggiungendo adesioni altissime tra il personale interessato, come seconda azione di una vertenza già avviata con un precedente sciopero di 4 ore. Le nostre richieste erano chiare e legittime:1. pieno riconoscimento del rinnovo contrattuale per i lavoratori che, a seguito di selezioni interne, siano stati assegnati a mansioni con parametri più bassi di quelli precedentemente rivestiti; 2. potenziamento delle misure di prevenzione contro le aggressioni al personale; 3. miglioramento degli ambienti e delle condizioni di lavoro.
Se ci sono stati presunti comportamenti illegittimi da parte di singoli lavoratori, questi vanno accertati dagli organi preposti e non certo dalla Commissione di Garanzia, che non ha né il ruolo né la competenza per giudicarli - dichiara Marco Sansone - Per noi l’unica forma di lotta resta lo sciopero, così come proclamato da USB nel rispetto delle normative di legge applicate al settore, che – ricordiamo – sono le più restrittive d’Europa in termini di preavviso, franchigie e durata. È inaccettabile che si criminalizzi la difesa della salute e della dignità dei lavoratori, attribuendo ai sindacati responsabilità per assenze individuali e legittime. Questo provvedimento è ingiusto e pericoloso: mira a intimidire chi lotta e a limitare il diritto di sciopero sancito dalla Costituzione. USB si opporrà in tutte le sedi a questa sanzione e continuerà a battersi per i diritti di chi lavora e per un trasporto pubblico sicuro e di qualità per tutti" conclude Sansone.
