Sanità: il Governo boccia il Piano di Rientro e prolunga il commissariamento

Enzo Rivellini della Lega scrive al Governo

sanita il governo boccia il piano di rientro e prolunga il commissariamento
Napoli.  

In Campania è esplosa la polemica dopo la bocciatura del Piano di Rientro sanitario presentato dalla Regione. Il Governo ha respinto la proposta, prolungando il commissariamento della sanità campana e aprendo un nuovo fronte di tensione istituzionale tra Roma e Napoli.

Le conseguenze previste sono pesanti:

Le conseguenze purtroppo sono molteplici, tra queste: il blocco delle assunzioni di personale sanitario; la riduzione di fondi e trasferimenti; il rallentamento nell’attuazione del Pnrr sanitario; la perdita di autonomia decisionale della Regione; il rischio di commissariamento totale del sistema sanitario regionale.

La richiesta di Enzo Rivellini per un tavolo istituzionale straordinario

A sollevare il caso è stato Enzo Rivellini, coordinatore cittadino della Lega Napoli Capitale ed esperto di politiche sanitarie.
Dopo un dibattito pubblico online, Rivellini ha inviato una PEC ufficiale alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro della Salute Orazio Schillaci e al Governatore Vincenzo De Luca, con copia ai Vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini.

La richiesta è quella di convocare con urgenza un Tavolo Istituzionale Straordinario con tre obiettivi principali: stabilire tempi e modalità certe per l’uscita della Campania dal Piano di Rientro; uniformare le regole per tutte le Regioni commissariate, garantendo trasparenza; adattare i parametri sanitari nazionali alle specificità territoriali, evitando penalizzazioni per le aree con carenze strutturali.

“La salute è un diritto costituzionale”

"La salute - ha dichiarato Rivellini - è un diritto costituzionale e non può diventare terreno di scontro politico. La Campania non può restare in un limbo che danneggia i cittadini e frena lo sviluppo del sistema sanitario".

L’esponente leghista ha ribadito la necessità di regole chiare e tempi definiti, sottolineando che le Regioni che abbiano i conti in ordine e livelli adeguati di LEA dovrebbero uscire automaticamente dai Piani di Rientro, evitando decisioni discrezionali o politicamente condizionate.