Vomero, avvallamenti che diventano laghetti: la denuncia di Capodanno

"Sollecitato il monitoraggio con il georadar da tanto promesso ma mai realizzato"

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L'appello

Napoli.  

A Vomero, in questo fine agosto, con le prime piogge, è emersa, ancora una volta, la situazione disastrosa delle strade del quartiere, con dissesti che mietono tantissime vittime.

Ripercussioni incalcolabili per la società civile ma anche per le casse pubbliche, pure alla luce delle numerose sentenze che condannano al pagamento non solo dei danni ma anche delle spese legali.

Si parla complessivamente di somme con diversi zero di euro risarciti alle vittime dei dissesti, soldi che, nel tempo, avrebbero potuto essere più proficuamente investiti per il risanamento delle strade interessate, attraverso le opportune indagini e verifiche.

Al riguardo, sul social network  Facebook, continua a tenere banco il gruppo fondato dal presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, Gennaro Capodanno, che, parafrasando un noto detto napoletano, s’intitola: “ Buche partenopee, vedi Napoli e poi…cadi “.

"Questo gruppo - spiega Capodanno - nasce con il precipuo scopo di segnalare alle autorità competenti, con foto e racconti, i dissesti e le buche presenti sulle carreggiate e sui marciapiedi delle strade napoletane, che, in molti casi, sono presenti per lungo tempo. Numerosi i passanti vittime dei dissesti sui marciapiedi. Altrettanto folta la pattuglia degli automobilisti e, principalmente, dei motociclisti vittime di buche e voragini sulle carreggiate. Quando va bene a risentirne è la colonna vertebrale, per i continui sbalzi determinati dalle precarie condizioni di molte strade.

Anche in questo periodo  - puntualizza Capodanno - continuano ad arrivare segnalazioni di nuovi avvallamenti e buche presenti sui marciapiedi e sulle carreggiate delle strade.

Particolarmente interessati al fenomeno, rimanendo sulla collina vomerese, sono i tratti pedonalizzati di via Scarlatti e di via Luca Giordano, strada quest'ultima di recente riqualificata ma dove i numerosi avvallamenti presenti, con la pioggia, si trasformano in laghetti, come è accaduto ancora una volta ieri. Di fatto il Vomero si trasforma in una piccola Svezia, con pedoni giustamente arrabbiati, dal momento che per passeggiare devono fare lo slalom tra gli avvallamenti riempiti dall'acqua piovana.

Avvallamenti - sottolinea Capodanno - che potrebbero anche essere la spia di un problema più grave che riguarda il sottosuolo, come la presenza di una cavità generata dal dilavamento del terreno sottostante la pavimentazione. Un problema dunque da non sottovalutare e che andrebbe monitorato con il georadar, noto anche GPR (Ground Penetrating Radar), uno strumento d'indagine non invasiva che utilizza onde elettromagnetiche con frequenze che vanno da pochi MHz ai GHz per verificare lo stato del sottosuolo. Indagini che sono state più volte annunciate, per ultimo quando si verificò la voragine in via Morghen, senza che però si sia mai passato dalle parole ai fatti, col rischio che si potrebbero verificare nuove voragini, con conseguenze più gravi e più nefaste, rispetto alle tante che sulla collina si sono manifestate in passato".

Sulle questioni sollevate Capodanno richiama ancora una volta l'attenzione dell'assessore comunale alle strade, Cosenza, e degli uffici competenti per gli urgenti provvedimenti del caso ma anche degli organi di controllo per le verifiche del caso.