A Napoli 150 chilometri di luminarie e un villaggio di Babbo Natale

Investimento da 4,8 milioni di euro

a napoli 150 chilometri di luminarie e un villaggio di babbo natale
Napoli.  

Oltre 150 chilometri di luminarie, addobbi tridimensionali e grandi alberi trasformeranno Napoli in una città scintillante durante le festività natalizie. È questo il cuore del progetto “Illuminiamo Napoli 2025”, realizzato grazie a un protocollo d’intesa firmato oggi tra la Camera di Commercio e il Comune di Napoli.

L’investimento complessivo ammonta a 4,8 milioni di euro, di cui 3 milioni stanziati dall’Ente camerale. Le luci si accenderanno entro il 15 novembre e resteranno attive fino al 7 gennaio, accompagnando residenti e turisti in un percorso che toccherà piazze, quartieri, vie dello shopping e itinerari turistici.

Tra le novità più attese figura il grande villaggio di Babbo Natale in piazza del Plebiscito, aperto gratuitamente dall’8 al 21 dicembre: uno spazio pensato per famiglie, bambini e visitatori, che andrà ad arricchire l’offerta natalizia della città.

Il presidente della Camera di Commercio, Ciro Fiola, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «La città brillerà a festa nelle sue piazze principali, in ogni quartiere e lungo i percorsi turistici. In questo modo rispettiamo la mission dell’Ente, che è quella di promuovere e sostenere le attività commerciali in un periodo cruciale come quello natalizio».

Soddisfazione anche da parte del sindaco Gaetano Manfredi, che ha parlato di una città «sempre più attrattiva e accogliente per cittadini e turisti, grazie a una programmazione puntuale e condivisa».

Un progetto definito strategico dall’assessora al Turismo e alle Attività produttive, Teresa Armato: «Le luminarie artistiche saranno un segno di luce e bellezza diffuso in tutta Napoli, a testimonianza dell’impegno dell’amministrazione per valorizzare l’identità culturale e la vocazione turistica della città».

Con “Illuminiamo Napoli 2025”, dunque, il Natale partenopeo si prepara a diventare non solo più luminoso, ma anche più inclusivo e partecipato, con ricadute positive per il commercio e per il turismo.