Dopo otto mesi dalla riapertura, il Parco Mascagna di Napoli mostra nuovi segni di degrado. Giostrina rotta da un mese e nessun intervento di riparazione.
Degrado e incuria nel Parco Mascagna: giostrina rotta da oltre un mese
A soli otto mesi dalla riapertura, avvenuta il 1° febbraio 2025 dopo 512 giorni di chiusura e 600mila euro di lavori di riqualificazione, il Parco Mascagna di Napoli versa di nuovo nel degrado.
Una delle giostrine dell’area giochi, uno scivolo, è transennata da oltre un mese con un nastro bianco e rosso e un cartello scritto a mano:
“Non strappare nastro, giostra rotta, i bambini si fanno male.”
Nonostante le numerose segnalazioni dei cittadini, la giostrina non è stata ancora riparata, scatenando l’irritazione di molti genitori che frequentano quotidianamente il parco.
Le denunce di Gennaro Capodanno: “Parco già nel degrado dopo pochi mesi”
A denunciare la situazione è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori Collinari ed ex presidente della Circoscrizione Vomero. Capodanno, da anni impegnato nella tutela del parco, parla di “ennesima puntata dell’eterna telenovela Mascagna”.
“Come era prevedibile, spiega, senza un’adeguata manutenzione e senza vigilanza, il Parco Mascagna manifesta di nuovo degrado e abbandono. Le aiuole sono già senza erba, i muretti imbrattati e alcune recinzioni riparate con del nastro adesivo.”
Durante la lunga chiusura, Capodanno aveva promosso petizioni e sit-in per denunciare i ritardi nei lavori, arrivando anche a lanciare una petizione su Change.org per chiedere le dimissioni dell’assessore comunale al Verde, Vincenzo Santagada, che ha raccolto quasi 850 firme.
Lavori costosi e tempi quadruplicati
Il Parco Mascagna, che si estende su circa 12.000 metri quadrati, è stato oggetto di una riqualificazione finanziata dalla Città Metropolitana di Napoli con un investimento di circa 600mila euro.
Gli interventi comprendevano: sostituzione di alberature e rifacimento del manto erboso; restauro di muretti, balaustre e pavimentazioni; riqualificazione dell’area giochi e del campo polifunzionale; nuovi impianti di irrigazione, illuminazione e videosorveglianza.
I lavori, affidati inizialmente alla ditta Maiba S.r.l. e poi proseguiti dalla Tekno Green S.r.l., avrebbero dovuto durare 120 giorni, ma si sono protratti per 512 giorni, più del quadruplo del tempo previsto.
Manutenzione e sicurezza: preoccupazioni per il futuro
Capodanno evidenzia che la situazione attuale “riaccende le polemiche sui ritardi e sulle modalità di gestione del parco”, chiedendo indagini da parte della magistratura ordinaria e contabile.
“Serve un piano di manutenzione programmata e duratura – conclude – per evitare che il parco ricada nuovamente nell’abbandono. Continueremo a vigilare insieme ai residenti e ai comitati di zona.”
