La riqualificazione di Bagnoli-Coroglio entra in una fase cruciale e attesa da decenni. Sono iniziate ufficialmente le operazioni di demolizione a mare nell'area dell'ex Italsider, a partire dal pontile centrale. Il sindaco e commissario Gaetano Manfredi ha presenziato alle prime operazioni, definendo il momento come "storico". "È un grande giorno perché si comincia a restituire uno spazio pubblico alla nostra città atteso da oltre 30 anni," ha dichiarato il Sindaco, sottolineando come l'abbattimento di questo manufatto apra concretamente la strada al recupero di uno dei litorali più martoriati d'Italia.
Pontile Centrale Abbattuto, Nord e Sud Restano
La prima struttura a cadere è stata la 'Sala Pompe', un grande "cassone" in cemento armato collegato alla testa del pontile centrale, fondamentale ai tempi dell'attività siderurgica per prelevare l'acqua di mare destinata ai processi industriali. Le operazioni di demolizione, eseguite dal Gruppo internazionale Deme in associazione con le imprese napoletane Savarese e Iterga, proseguiranno fino a fine febbraio. Al posto del pontile centrale si creerà uno specchio d'acqua libero. In controtendenza rispetto ai progetti iniziali, resteranno in piedi i pontili Nord e Sud, che saranno riqualificati e trasformati in "due passeggiate pubbliche attrezzate dove i cittadini potranno trascorrere del tempo libero, fare sport e prendere il sole".
America's Cup 2027 e Balneabilità
Sebbene il cronoprogramma originale prevedesse queste demolizioni tra il 2028 e il 2029, i lavori sono stati anticipati per consentire lo svolgimento della Coppa America 2027 a Napoli. Terminata la regata velica internazionale, la zona sarà definitivamente restituita ai cittadini. Si procederà infatti con l'ultimo trattamento "a livello marino" con l'obiettivo finale di rendere l'area balneabile tra il 2028 e il 2029.
Cantiere Colmata: Kapping e Messa in Sicurezza
Parallelamente alle opere a mare, procedono speditamente anche i lavori sulla colmata, l'area di un milione e mezzo di metri cubi di materiali che per anni è stata oggetto di dibattito: asportarla o metterla in sicurezza? La struttura commissariale ha optato per il 'kapping', ossia il posizionamento di strati isolanti per "tombarla" e isolarla. Questa soluzione, che vede oltre 200 operai al lavoro, è stata scelta per evitare l'enorme e "intrasportabile" mole di materiali da smaltire altrove.
L'intervento, ha spiegato Manfredi, "mette in assoluta sicurezza l'area e le persone". Durante la Coppa America, la colmata ospiterà il Villaggio dell'evento, per poi diventare un'ampia area pubblica. I materiali di dragaggio saranno invece trasportati in discariche controllate. La roadmap dei lavori – incluse le opere a mare e quelle sulla colmata – prevede il completamento per l'estate del 2026. Bagnoli non sarà solo restituzione del mare, ma ospiterà anche un "Polo tecnologico ambientale" e le "Farm marine" della Stazione Zoologica Anton Dohrn, trasformando l'ex fabbrica del ferro nel simbolo della resilienza napoletana.
