Lo schianto,il dramma.«Aiutiamo Luca perchè torni a camminare»

L'incidete lo scorso novembre. Ora la speranza nel centro a Imola. Ma la madre ha bisogno di aiuto

Napoli.  


di Simonetta Ieppariello

Una notte maledetta. Un incidente. L'auto sbanda lungo via Orazio. Lo schianto contro un palo. L'auto che precipita con un volo di trenta metri atterrando sulle rampe di Sant'Antonio a Posillipo. L'incidente è del 16 novembre e Luca Moreno, 25 anni di Fuorigrotta, è l'unico dei tre ragazzi a bordo a finire in rianimazione. Ferite serissime alla colonna vertebrale ancora oggi non gli permettono di muovere gli arti inferiori. Luca non riesce a camminare. Questa la cronaca del dramma di un giovanissimo, di una notte di spensierata allegria finita in tragedia.

Ad assisterlo parenti, gli amici e sua madre Antonella. La sigora è rimasta vedova e cresce tra mille affanni e sacrifici suo figlio.Lavorava in nave, Luca, prima di quella maledetta notte. Una pausa dopo settimane al lavoro quando sulla strada è rimasto ferito. Aveva già trovato lavoro in un bar di Posillipo dove avrebbe servito ai tavoli. Poi lo scorso 16 novembre la sua vita è cambiata.

Ora si spera. Servono cure, riabilitazione intensa. E Luca potrebbe tornare a camminare. Da lunedì, infatti, madre e figlio sono partiti per Imola dove è ricoverato in un centro di riabilitazione dove si spera possa tornare a camminare dopo mesi di terapia. Ma il percorso da affrontare è lungo. Sua madre ha lasciato il lavoro per assisterlo. Mamma Antonella sta usando i suoi risparmi, che di certo non basteranno, per accompagnare suo figlio. È nata così una pagina Facebook per aiutarli, per raccogliere fondi accompagnandoli nel lungo cammino della riabilitazione. A organizzarla e gestirla è Monica, amica di famiglia. Monica racconta il calvario di Luca, aggiorna i componenti sullo stato di salute del ragazzo e chiede sostegno.

Dalla pagina «For Luca with love» c'è la possibilità immediata di fare una donazione, oppure con la stessa intestazione è possibile versare quanto si desidera sull'Iban aperto per l'occasione.

Sulla pagina Monica annota: «Luca è un ragazzo come tanti, un ragazzo con tanti sogni ed ambizioni stroncate in una terribile notte di novembre.
Luca vive con la mamma Antonella perché il suo papà non c'è più, è morto a soli 39 anni, quando lui ne aveva solo 5, ma nonostante questo lui e la mamma sono andati avanti ed hanno combattuto senza alcuna tregua e senza mai chiedere nulla a nessuno. Luca era un marittimo fino al mese scorso.Ora non può lavorare e tanto meno la sua mamma Antonella, che ha dovuto lasciare il suo lavoro per assisterlo e seguirlo il 4 dicembre, data in cui, in ambulanza, Luca è partito per Imola.
Ad Imola c'è il top dei centri di riabilitazione dove vanno tutti coloro che riportano lesione simili o uguali a quelle che ha avuto Luca; (…) Imola è la sua speranza di poter camminare di nuovo.
(..) Ci vogliono soldi per stare ad Imola e per restarci. Per Luca sarà tutto pagato ma per la mamma che lo segue purtroppo no.
Antonella è una donna forte e sempre sorridente ed è mia amica da una vita; Io vorrei che la mia amica tornasse a sorridere rivedendo suo figlio camminare. (...) Tutti insieme potremo dare la possibilità a Luca di camminare ancora. Vi prego, per favore, mi aiutate?».