Vince causa, ma non può riavere i figli. "Non ho più lacrime"

La storia di Gaetano, l'iter giudiziario, la lotta per riavere i suoi figli

"Non mi stancherò mai di lottare per i miei bambini - dice Gaetano - sono miei e dovranno tornare da me. Vivo in loro attesa, le camerette con i loro giochi sono già pronte".

Napoli.  

di Siep

Un padre che vince la causa, ma non può riavere i suoi tre figli. Una storia dolorosa che vede protagonisti tre bambini e tutta una serie di ricorsi e sentenze. Da quasi due anni, da quando la Cassazione gli ha dato ragione, attende di potere riabbracciare i suoi figli di 4, 7 e 9 anni che, dal 2014, sono accuditi da una famiglia affidataria. Il tribunale di minori di Napoli segue ormai da anni una storia tutta italiana di lacrime, separazione, speranza, attesa e sentenze. Papà Gaetano attende di potere riabbracciare i suoi figli e non ha più lacrime: "Non mi stancherò mai di lottare per i miei bambini - dice Gaetano - sono miei e dovranno tornare da me. Vivo in loro attesa, le camerette con i loro giochi sono già pronte".
La storia difficile di Gaetano della sua famiglia inizia anni addietro. Era finito in glera quel padre, per avere venduto cd e dvd falsi. Sua moglie mentre lui è in carcere, decide di andare via e lascia i suoi figli in una casa famiglia. Appena Gaetano è uscito dal carcere ha iniziato a lottare, a colpi di ricorsi, appelli al tribunale dei Minori di Napoli per riavere i suoi tre figli. Una battaglia legale, affiancato dall'avvocato Carmen Posillipo, esperto di diritto di famiglia con studio a Napoli, per riottenere l'affidamento dei suoi bambini.
"Per un errore - spiega l'avvocato Posillipo a l'Ansa - il tribunale per i Minorenni li ha dichiarati adottabili. La Corte d'Appello prima e la Cassazione dopo, hanno riconosciuto in Gaetano il padre legittimo e dichiarato i figli non adottabili".
Ma la famiglia affidataria ha continuato a presentare ricorso. Risultato? Viene concessa la sospensione della podestà genitoriale. Insomma, i piccoli sono restati con la famiglia affidataria e vedono il padre una sola volta a settimana. Una sorta di altalena emotiva, come precisa l'avvocato Posillipo.
    "Da quattro anni, - continua l'avvocato Posillipo - da quando Gaetano è finito in carcere, questi bambini continuano a vivere in attesa che la giustizia decida cosa sia meglio per loro ma la Cassazione è stata chiara: Gaetano è loro padre ed ha tutto il diritto di ricostruire un rapporto con loro".