Crollo Ponte: morti 6 campani. "Stiamo impazzendo di dolore"

Genova. Morti 4 giovani di Torre del Greco, una ragazza di Somma e un camionista di Casalnuovo

Il governo proclamerà il lutto nazionale.Intanto finisce nel mirino la società Autostrade, che gestisce il tratto collassato: il governo chiede le dimissioni dei vertici e valuta la revoca della concessione.

Casalnuovo di Napoli.  

 

di Simonetta Ieppariello

Colpiti dalla malasorte, su quel ponte di oltre un chilometro in terra ligure. È stata una notte lunga, impietosa, con migliaia di soccorritori intenti a scavare, cercare persone vite sotto quella montagna di macerie, nel disastro. Poi un'alba sferzante, che ha consegnato la notizia che nessuno dovrebbe mai avere. Quattro ragazzi di Torre del Greco, ieri sera ufficialmente entrati nella lista dei dispersi, sono stati ritrovati dai vigili del fuoco fra le macerie del ponte Miranda di Genova Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, poco più che ventenni, alle 11 di ieri erano sul quel ponte maledetto. Dopo poche ore un altro nome, un'altra vita spezzata e sale a cinque il numero dei morti campani nel tragico crollo del ponte di Genova.

Gennaro Sarnataro, 48 anni, sposato e padre di due figli è la quinta vittima campana accertata del disastro. I soccorritori hanno estratto il suo corpo dalle macerie. I parenti sono arrivati in tarda mattinata alla camera mortuaria dell'ospedale San Martino per svolgere le pratiche burocratiche. La vittima si occupava di trasporto di ortofrutta e stava rientrando in Italia dalla Francia. "Era un grande lavoratore, una persona perbene" è lo stringato commento dei familiari davanti all'obitorio.

Gennaro Sarnataro era un autista della Ital trans o Fruit di Scafati, una ditta di trasporto di frutta e ortaggi. A lanciare l'allarme il titolare dell'azienda di trasporto, che in televisione aveva notato la fiancata del suo automezzo tra le macerie del crollo.

Stella, morta in auto col fidanzato

Ma il bollettino del dramma che riunisce la Campania al crollo in Liguria si allunga. Somma Vesuviana ricorderà la giovanissima Stella Boccia con una Messa in suffragio. Lo promette il sindaco Salvatore Di Sarno, ricordando stamane la ventitreenne concittadina, scomparsa tragicamente nel crollo del ponte Morandi di Genova.

Stella lavorava e viveva lontano da casa già da molto tempo, ma nella cittadina Vesuviana ci sono ancora suoi familiari: la ragazza era nipote del vicecomandante dei vigili di Somma, Gennaro Vitagliano. Stella è morta con il suo fidanzato, Carlos Jesus Eraso Trujillo. Erano a bordo della loro automobile quando il viadotto è crollato, uccidendoli. I due erano fidanzati e avevano rispettivamente 24 e 27 anni; la sorte ha voluto che ieri intorno alle 11 e 50 si trovassero a transitare sul Ponte Morandi. Entrambi, residenti a Civitella Val Di Chiana e Capolona, in provincia di Arezzo, erano all'inizio delle loro vacanze, di un periodo che avrebbe dovuto essere spensierato e divertente.

La tragedia dei 4 amici di Torre del Greco

Solo poche ore fa la notizia del dramma dei quattro amici di Torre del Greco morti in auto in quel viaggio di spensierata allegria, interrotta dal crollo tra sangue, macerie e morte.

L'ultimo messaggio alle 11,15 l'aveva inviato Giovanni Battiloro alla mamma, ed è stato proprio quel messaggio a far sperare alle famiglie dei quattro ragazzi partiti insieme per le vacanze e insieme volati giù dal ponte Morandi, che fossero ancora vivi. Giovanni Battiloro, 29 anni, Matteo Bertonati, 26, Antonio Stanzione, 29 e Gerardo Esposito, 26, non torneranno a casa.

Ma quel messaggio diceva che i quattro, a bordo della Golf grigia di Giovanni, erano già arrivati a Ventimiglia, quindi oltre il ponte Morandi.

Quel messaggio da ieri aveva continuato ad alimentare la speranza. Ma in un video la conferma che i ragazzi stavano passando per La Spezia proprio attorno alle 11.15, come si legge sul blog mariellaromano.com che riporta anche la testimonianza di una parente delle vittime. «Stiamo impazzendo di dolore», aveva detto prima della terribile notizia la cugina di due dei quattro ragazzi. Insomma, tempistiche che hanno confermato la loro presenza su quel maledetto ponte durante il crollo.

La storia, le vacanze, il crollo

I quattro ragazzi erano diretti prima a  Nizza e poi a Barcellona. Viaggiavano a bordo della Golf  grigia di proprietà di Giovanni Battiloro. Due ragazzi sono stati riconosciuti grazie ai documenti, che avevano con se.

Gli altri due sono stati riconosciuti da parenti che vivono a Ventimiglia e che sono arrivati sul luogo della tragedia. I familiari dei quattro ragazzi in mattinata hanno incontrato il sindaco Giovanni Palomba che aveva diffuso la tragica notizia tra i suoi concittadini postando su facebook un invito alla preghiera.

Per i familiari dei ragazzi è stato fornito supporto psicologico dal comune e dall’unità di crisi del Governo. Due della quattro vittime, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, erano cugini. Un dramma che riannoda nella tragedia una famiglia distrutta dalla doppia perdita.

Il primo faceva il marittimo e il secondo il fabbro. Abitavano nella stessa strada: via Cappella Bianchi. Giovanni Battiloro invece era un giovane cine operatore free lance mentre la quarta vittima è Matteo Bertorati.

L’Ordine dei giornalisti della Campania esprime cordoglio e si stringe attorno alle famiglie dei quatto ragazzi di Torre del Greco morti nella tragedia di Genova. Tra loro Giovanni Battiloro, giornalista videomaker. “Un collega esperto e stimato da tutti - dice il presidente Ottavio Lucarelli - una tragedia che scuote e addolora l'intera comunità dell'informazione della Campania”.

Il bilancio.

Sono saliti a 39 i morti dovuti al crollo del ponte Morandi, avvenuto ieri mattina a Genova. Di questi, cinque non sono stati ancora identificati. I feriti sono 16, 12 gravi. Tra le vittime anche un bambino di 8 anni e due adolescenti di 12 e 13. Il governo proclamerà il lutto nazionale. Intanto finisce nel mirino la società Autostrade, che gestisce il tratto collassato: il governo chiede le dimissioni dei vertici e valuta la revoca della concessione. Mentre vanno avanti i lavori dei vigili del fuoco e dei soccorritori, monta dunque la polemica sulle cause del disastro e sulla manutenzione del viadotto. Oggi i soccorsi sono stati sospesi nell'area della tragedia. Le operazioni di scavo e ricerca, dopo una notte di lavoro, sono state interrotte per il pericolo di crollo sulle case di un altro pilone del ponte. Sono in corso le verifiche di stabilità da parte dei vigili del fuoco.

L'emergenza nazionale, i soccorsi

La macchina dei soccorsi, rallentata dal maltempo è imponente. Sono più di 1000 gli operatori del Servizio nazionale della Protezione civile impegnati nelle operazioni di soccorso: più di 300 vigili del fuoco e oltre 400 uomini delle forze di polizia, ma anche volontariato, servizio sanitario regionale e strutture locali di protezione civile. Le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato sui due lati del Polcevera in cui ci concentrano le macerie e anche nel letto del torrente.

Il governo, Conte a Genova

Da ieri c'è il premier Giuseppe Conte a Genova.

Oggi sono arrivati i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Dopo un sopralluogo, i ministri parteciperanno ad una riunione con il premier e con le autorità locali per fare il punto della situazione e decidere modi e tempi dei primi interventi da realizzare.

Da capire e programmare gli interventi. Il primo nodo da sciogliere è quello di risolvere il problema della circolazione in zona. Poi dovrà essere abbattuto il ponte.

Il premier intanto, oltre a prendere parte alle riunioni operative sul da farsi, tra soccorsi e interventi, sta dacendo il giro di ospedali e strutture per far visita a feriti e parenti delle vittime. Il premier ha incontrato anche il camionista ricoverato in terapia intensiva che si è miracolosamente salvato dal crollo del viadotto. Si tratta di un 37enne genovese, Gianluca Arduini, che tra pochi mesi diventerà papà. Conte si è poi spostato per incontrare i parenti delle vittime della all'obitorio del San Martino. Poi il premier è andato all'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena per altre visite ai feriti.