In carcere arance piene di cocaina: arrestata

La donna aveva occultato negli agrumi 21 grammi di coca e 16 grammi di hashish

Emilio Fattorello, del Sappe, esprime il proprio compiacimento per la brillante operazione compiuta dalle donne e dagli uomini della Polizia Penitenziaria presso l’Unità operativa Colloqui dell’Istituto partenopeo. Durante i controlli dei familiari ammessi ai colloqui una moglie ha cercato di introdurre sostanze stupefacenti nel carcere dirette al marito detenuto. Nel pacco che la donna portava per la consegna al congiunto sono state rinvenute sostanze stupefacenti abilmente occultate all’interno di arance. Dalle successive analisi della sostanza si è appurato che trattasi di 16 grammi di hashish e circa 21 grammi di cocaina. La donna F.I. di origine napoletana è stata tratta in arresto e tradotta presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli dietro ordine dell’Autorità Giudiziaria procedente. Nella stessa mattinata odierna sempre presso il Reparto Colloqui di Poggioreale durante una perquisizione personale sono state rinvenute e sequestrate alcune stecchette di stupefacenti del tipo cannabis. Una donna M.G. trentaseienne ammessa ai colloqui con il fratello ha cercato di introdurre illecitamente la sostanza stupefacente nascondendola nelle proprie parti intime ma la professionalità della Polizia Penitenziaria ha reso possibile il rinvenimento. La sostanza stupefacente sequestrata è risultata essere 22 grammi di cannabis. L’attività della Polizia Penitenziaria presso l’Istituto di Poggioreale nonostante mille criticità dovute al sovraffollamento e alla carenza di organici e mezzi, viene svolta sempre in maniera encomiabile garantendo sempre l’ordine e sicurezza all’interno dell’Istituto e neutralizzando i tentavi di traffici illeciti di sostanze stupefacenti e telefonini tra l’esterno e l’interno della Struttura penitenziaria. Basti pensare che oggi nell’Istituto partenopeo erano presenti 2349 detenuti e sono stati effettuati 427 colloqui con un ingresso di circa 1200 persone per incontrare i congiunti ristretti. Proprio nella mattinata odierna la scrivente O.S. ha incontrato il direttore ed il comandante dell’Istituto per discutere sull’Organizzazione del Lavoro e su uno striminzito Piano Ferie che a causa della carenza organica come esposto dalla Parte Pubblica con i numeri attuali che ci sono di Unità presenti non può superare i periodi della durata di 15 giorni per garantire la fruizione di un pur minimo periodo di ferie a tutti. L’organico di Polizia Penitenziaria presente al momento vede una carenza di circa 200 unità perché a fronte di 911 unità previste, sono operative solo 732 e l’Istituto soffre di sovraffollamento di circa 800 detenuti in più rispetto la soglia tollerabile che è di circa 1600 detenuti. Il SAPPE porterà la questione nelle Sedi competenti sia politiche che amministrative per poter adeguare l’organico in sofferenza anche in previsione della prossima apertura del ristrutturato Padiglione Venezia ed al fine di consentire un necessario aumento del periodo di Ferie spettante ad un Personale stanco, anziano e demotivato che attende un congruo periodo di riposo per il proprio recupero psicofisico.