Ginevra uccisa dal papà. "Ho sposato un mostro, è il diavolo"

Lo strazio della madre della bambina uccisa a 16 mesi lanciata dal balcone da suo padre

Salvatore Narciso resta ricoverato al Cardarelli: è cosciente, ma non parla

San Gennaro Vesuviano.  

Ha lanciato sua figlia di soli 16 mesi dal balcone di casa della nonna. Quel fagottino è piombato al suolo in un giorno di luglio che ha cambiato e segnato per sempre la comunità di San Gennaro Vesuviano, teatro di una tragedia senza fine. Si chiamava Ginevra la bimba uccisa dal suo papà Salvatore Narciso. Lo strazio è senza fine. Agnese D’Avino madre della piccola Ginevra di soli 16 mesi uccisa dal marito dal quale aveva deciso di separarsi non riesce a darsi pace. Dal balcone dei suoi genitori in via Cozzolino a san Gennaro Vesuviano dove si è consumata la tragedia Agnese disperata ieri ha detto:  “È un animale. Anzi no, gli animali hanno più dignità. Ho sposato un mostro, è il diavolo”. I due vivevano a Caserta, lei medico e lui dipendente di uno studio legale. Nessuna denuncia, nessun precedente violento aveva segnato il loro rapporto fino a due sere fa, quando c’era stata una discussione. Poche ore dopo la tragedia. Aveva raccontato alla moglie di lavorare come avvocato e invece non era vero. E per questo che erano cominciate le liti dopo la scoperta delle continue bugie dell’uomo sul suo lavoro. Avevano deciso di separarsi. Erano a casa dei genitori di lei ieri mattina dove erano arrivati la sera precedente prima di partire per le vacanze ad Agropoli. Poi il dramma. In mattinata la tragedia e la follia dell’uomo: la bambina, come raccontano i parenti, mentre faceva colazione aveva fatto cadere del latte sulla tovaglia. Il papa, allora, aveva preso la tovaglia chiedendo alla moglie di andare a metterla in lavatrice. Una scusa per afferrare la piccina salire al piano di sopra, aprire la finestra che dalle scale da sul terrazzo e lanciarla nel vuoto e poi lanciarsi poco dopo anche lui. L’uomo ora è piantonato a vista. Versa in gravi condizioni al Cardarelli, ma è cosciente e non rischia la vita. E’ stato sottoposto ad un intervento alla colonna vertebrale per le lesioni riportate nell’impatto. L’uomo non ha proferito parola. Dal suo arrivo in ospedale è rimasto in silenzio, in attesa degli esami che l’hanno portato fino all’intervento chirurgico.