Presi i presunti autori di una rapina a Posillipo

Due giovani colpiti da misura cautelare a Napoli per quella notte di terrore

presi i presunti autori di una rapina a posillipo
Napoli.  

Gli agenti del commissariatodi Posillipo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura, nei confronti di due ventenni napoletani, gravemente indiziati di aver commesso una rapina in concorso con altre tre persone in corso di identificazione.

I fatti:

La rapina era stata compiuta nella scorsa estate in via Posillipo, ai danni di un uomo che,  a bordo di un Suv, stava rientrando nella propria abitazione in compagnia della moglie e dei due figli. Minacciato con una pistola, la vittima aveva consegnato  ai rapinatori gli effetti personali e il denaro che aveva con sè. Nell’attesa che il cancello automatico si aprisse per fare ingresso nella propria abitazione, uno scooter che con la targa coperta da nastro adesivo seguiva il Suv, ne aveva arrestato la marcia fermandosi sul lato posteriore dell’autovettura, per impedirne la fuga. Subito dopo si erano avvicinati all’autovettura alcuni individui con il volto travisato: uno si era piazzato dal lato guida, altri due su lato opposto. La vittima, temendo che i malviventi potessero sottrargli l’autovettura e portare via anche i bambini, aveva inserito la retromarcia, tentando di fuggire, ed aveva urtato il motorino utilizzato dai banditi.

Uno dei rapinatori, armato di pistola, aveva minacciato  di morte la vittima, che gli aveva consegnato  gli effetti personali e il denaro che aveva,.gli altri due avevano recuperato il motociclo,  rimasto parzialmente incastrato sotto l’auto. Erano poi sopraggiunti altri due scooter, uno dei quali guidato da un ragazzo a volto scoperto. Due dei tre rapinatori erano saliti in sella ai mezzi e si erano allontanati  immediatamente, il terzo era rimasto per qualche attimo sul posto, tentando invano di recuperare  lo scooter danneggiato, poi era scappato a piedi.

Le indagini erano partite dal veicolo danneggiato e dalla ricerca, nei vari ospedali cittadini, di un giovane che aveva fatto ricorso quella notte alle cure mediche.

Diverse le immagini visionate dal sistema di videosorveglianza che hanno consentito di ricostruire il percorso seguito dai rapinatori e di confrontare l’abbigliamento indossato dai giovani con quello dettagliatamente descritto in fase di denuncia dalla vittima, la cui collaborazione è stata determinante per risalire all’individuazione dei responsabili.