Camorra: svelati i retroscena dell’omicidio di Massimiliano De Felice

Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Dda

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Napoli.  

Alle prime ore del mattino, a Milano e Saluzzo, i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale direzione distrettuale Antimafia, a carico di due persone, già detenute, gravemente indiziate dei reati di “omicidio volontario aggravato per aver agito con premeditazione e detenzione e porto abusivo di armi, aggravati dal “metodo e dalle finalità mafiose”. Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti svolti dal nucleo investigativo di Castello di Cisterna sotto il coordinamento della Dda di Napoli e dalle concordanti dichiarazioni di plurimi collaboratori di giustizia Le attività investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’omicidio, nonché di accertare che la vittima era stata attinta al capo ed al torace da molteplici colpi di arma da fuoco. L’esecutore materiale dell'omicidio, che poteva contare in un rapporto di conoscenza reciproca con la vittima, era ritenuto da quest'ultima un insospettabile, quindi, elemento all’epoca di basso spessore criminale, fattore, quest’ultimo, che non aveva ingenerato alcun sospetto nello sventurato De Felice. Nell'avvicinare l'ignaro malcapitato con la scusa di avvisarlo circa la presenza delle forze dell'ordine nei paraggi, lo aveva anche salutato, per poi esplodergli contro, subito dopo, numerosi colpi di arma da fuoco.