Napoli, violenza choc nel carcere di Poggioreale: nuova brutale aggressione

Detenuto getta dalla scale un poliziotto e gli frattura il setto nasale

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Violenza nelle carceri in Campania

Napoli.  

Prosegue inarrestabile la spirale di violenza nelle carceri italiane, dove non passa giorno in cui non si registrino da un lato gli episodi violenti ed eventi critici e dall’altro le richieste di urgenti provvedimenti da parte dei rappresentati sindacali Sappe dei poliziotti penitenziari.

L’ultimo grave evento è accaduto, come riporta il segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Tiziana Guacci, nella Casa circondariale di Poggioreale a Napoli: “

“Continuano le aggressioni da parte dei detenuti nei confronti della Polizia Penitenziaria in Campania. Questa volta è il personale in servizio a Poggioreale ad aver vissuto una mattinata da incubo. Un detenuto ristretto nel circuito Alta Sicurezza – Reparto Avellino, affollato da 184 degli oltre 2.125 detenuti oggi presenti a Poggioreale, ha proditoriamente e brutalmente aggredito un Agente del Corpo di Polizia Penitenziaria, prima con un pungo al volto e poi lanciandolo dalle scale del Reparto, procurandogli ferite per le quali, successivamente, il Pronto Soccorso del locale nosocomio ha accertato la frattura del setto nasale. Il poliziotto è ancora in ospedale. Solo grazie al professionale intervento di altro personale di Polizia Penitenziaria si è evitato il peggio. E’ del tutto evidente che anche questo è un chiaro sintomo del malessere che si vive nel carcere di Poggioreale e per questo torniamo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità di un Istituto che evidentemente non è più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, con una presenza di soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno dell’Istituto”.

Donato Capece, segretario generale del Sappe esprime vicinanza e solidarietà ai poliziotti di Poggioreale ed evidenzia come e quanto sia importante e urgente prevedere un nuovo modello custodiale.

“Le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria non possono continuare ad essere aggrediti o a trovarsi costantemente in situazioni di alta tensione senza che il Ministero della Giustizia ed il Dap adottino provvedimenti urgenti. Siamo al collasso! Serve una stretta normativa che argini la violenza dei pochi, anche a tutela degli altri detenuti e delle altre detenute. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni. Fino a quando i vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria pensano di continuare a restare a guardare questi gravi fatti con apatia ed indifferenza? Fino a quando assisteranno a questo sfascio dell’ordine e della sicurezza interna provocato dal lassismo di decisione assurde e illogiche, come la vigilanza dinamica e soprattutto l’assenza di adeguati provvedimenti disciplinare e penali per chi aggredisce gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria?”.

“Oggi Poggioreale ha presenti 2.126 detenuti, praticamente un paese nella città di Napoli. Servono allora più tecnologia e più investimenti:

la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose. I decreti svuota-carceri, che più di qualcuno continua ad invocare ad ogni piè sospinto, non servono: serve piuttosto una riforma strutturale dell’esecuzione, serve il taser per potersi difendersi dai detenuti violenti e la dotazione di body-cam al personale”, conclude il leader del Sappe.