Sequestrati in casa e picchiati dai rapinatori: terrore a Marano di Napoli

Una famiglia in balìa dei rapinatori che a suon di percosse cercavano una cassaforte da svaligiare

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Marano, sequestrati in casa e picchiati dai rapinatori. Borrelli (Alleanza Verdi – Sinistra): “Scene da arancia meccanica, comune in balìa di criminali sempre più violenti. Servono pene certe”

Napoli.  

Una famiglia in balìa dei rapinatori che a suon di percosse cercavano una cassaforte da svaligiare. Momenti terribili quelli che padre, madre e due figli di Marano hanno dovuto subire ad opera di un commando di quattro criminali che, sono entrati in casa per depredarli di ogni cosa. Solo grazie all’allarme scattato all’improvviso i quattro malviventi sono fuggiti con l’aiuto di un quinto complice rimasto all’esterno della casa a fare da palo.

E’ stato necessario l’intervento del 118 per soccorrere il capofamiglia e uno dei figli colpiti al volto e alla testa con il calcio delle pistole.

Scene terribili che ricordano il film di Stanley Kubrik Arancia meccanica.

"Il comune di Marano è sotto scacco di una criminalità sempre più violenta e spregiudicata che non si fa scrupolo di picchiare, minacciare con armi da fuoco e anche sparare all’indirizzo delle loro prede. Una situazione inaccettabile - scrive Francesco Emilio Borrelli, deputato di alleanza verdi sinistra - alimentata anche da uno strisciante senso di impunità che alberga sempre più tra i delinquenti.

Se si vuole sconfiggere la criminalità bisogna partire dall’assicurare pene certe per chi commette i reati.

Il caso Marano deve essere portata all’attenzione del comitato per la sicurezza, coordinato dalla Prefettura di Napoli, affinchè si argini questa deriva criminale mettendo in campo da subito una maggiore presenza di forze dell’ordine e di telecamere nei punti nevralgici di un territorio ampio e articolato. Non possiamo lasciare i cittadini a trincerarsi nelle loro case per difendersi dagli assalti dei criminali".