Lausi fu ucciso perché rubava i soldi delle estorsioni. Risolto il cold case

Vent'anni fa l'omicidio in seno al clan Mazzarella. Tre affiliati raggiunti da misura cautelare

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Napoli.  

Risolto dopo 20 l'anni l'omicidio di Salvatore Lauzi. L'uomo, che era affiliato al clan Mazzarella, fu ucciso perché mancavano 100 milioni alla voce "estorsioni" e perché era sospettato di aver tradito il clan perché aveva stretto rapporti con Giuseppe Misso, all'epoca  capo e fondatore dell’omonimo clan operante nel quartiere Sanità. 

Il 6 marzo 2023, presso le Case Circondariali di Napoli Secondigliano, Parma e Siracusa, il Nucleo Investigativo di Napoli ha dato esecuzione ad una misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 3 indagati, tutti detenuti e affiliati di spicco del clan Mazzarella, in quanto ritenuti gravemente indiziati dell’omicidio - aggravato dalle finalità mafiose - di Lausi Salvatore, anch’egli affiliato al citato clan, avvenuto a Napoli il 6 ottobre 2002.

Le indagini, condotte dal citato Nucleo attraverso attività di intercettazione e riscontri a dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno consentito di accertare che l’omicidio costituì una epurazione interna al clan, originata dal fatto che la vittima, incaricata della riscossione delle estorsioni nei quartieri Forcella, Maddalena e Sanità. Non solo. Lausi  aveva stretto sinergici rapporti con Misso Giuseppe cosa che venne interpretata come volontà di affiliarsi a quest’ultimo, dissociandosi dai Mazzarella, dei quali avrebbe potuto rivelare informazioni riservate. In più, si era impossessato di un orologio di valore di altro associato, sottraendoglielo con forza.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Le persone raggiunte dal provvedimento sono:  Mazzarella Michele, nato a Napoli il 14.7.1978, in qualità di mandante;   Mazzarella Vincenzo, nato a Napoli il 25.9.1949, in qualità di mandante e organizzatore;  Barile Salvatore, nato a Napoli il 15.5.1984, in qualità di esecutore materiale (in concorso con SPIRITO Ciro Giovanni e DE BERNARDO Vincenzo, deceduti).