Corruzione, concussione e falso, 4 arresti: c'è anche un ex sindaco

L'inchiesta della procura di Nola sulle costruzioni residenziali a Cicciano e Camposano

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Nola.  

Corruzione, concussione e falso in atto pubblico: sono le accuse contestate, a vario titolo, a quattro persone nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla guardia di finanza di Napoli e coordinata dalla procura di Nola.

Nel mirino una serie di illeciti commessi, secondo gli investigatori, per le costruzioni residenziali nei comuni di Cicciano e Camposano.

Tra gli indagati figurano un ex sindaco, un funzionario del comune e un imprenditore.

La contestazione delle fiamme gialle parte dalla costruzione di edifici residenziali privati in aree non comprese nel piano regolatore comunale, attraverso la concessione edilizia per realizzare uffici e così garantirsi il rilascio della licenza.

In realtà, però, al posto degli uffici venivano realizzate unità abitative private, con un cambio di destinazione d'uso delle aree già edificate. Le indagini sono partite dagli incartamenti firmati dal responsabile dell'ufficio tecnico del comune e da un collaboratore esterno dell'Ente.

In cambio, secondo i militari, avrebbero ricevuto la promessa dei costruttori di un appartamento in comproprietà del valore di 150mila euro. Non solo: in un caso le fiamme gialle hanno ricostruito le pressioni che il responsabile dell'ufficio tecnico avrebbe messo in atto nei confronti di un privato per cedere un terreno di sua proprietà.

Ai domiciliari è finito anche l'ex sindaco del comune di Cicciano che, secondo la finanza, si sarebbe adoperato per far nominare nella commissione tecnica municipale il collaboratore esterno indagato, proprio con l'intento di rilasciare parere favorevole alla costruzione delle villette unifamiliari su parti di terreno sottoposte a vincolo paesaggistico.