Pizzo ai commercianti di Fuorigrotta per i gadget del calcio Napoli: 4 arresti

Quattro persone arrestate: estorcevano denaro ai commercianti di Fuorigrotta

Ecco che cosa ha permesso di accertare l'indagine dei carabinieri...

Napoli.  

Napoli. Imponevano il pizzo ai venditori ambulanti ma anche ai commercianti di Fuorigrotta che si trovano nei dintorni dello stadio Diego Armando Maradona e in maniera particolare a quelli che vendono i gadget del Napoli calcio.

Non solo, ma il gruppo di camorra della zona, imponeva anche la vendita di sigarette di contrabbando. Costrizione che ha conosciuto la sua massima espansione durante al festa scudetto del Napoli nello scorso anno quando il quartiere di Fuorigrotta è stato attraversato da decine di migliaia di tifosi e turisti non solo nei giorni delle gare di calcio degli azzurri.

E stamane all'alba su delega del procuratore della repubblica di Napoli, il personale del comando provinciale dei carabinieri di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della procura della repubblica di Napoli – direzione distrettuale antimafia, nei confronti di quattro persone ritenute gravemente indiziate di estorsioni continuate aggravate dalle condizioni previste dall’art. 416 bis 1 cp e dall’uso di armi per commettere i delitti.

L’attività investigativa, svolta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli su coordinamento della Dda di Napoli, ha permesso di acquisire elementi indiziari a carico degli indagati per delle estorsioni pluriaggravate perpetrate a carico di commercianti del quartiere di Napoli-Fuorigrotta.

L’indagine, nel suo complesso, attraverso il riscontro delle dichiarazioni rese dalle vittime agli inquirenti, ha permesso di accertare in particolare:

le modalità d’imposizione del tabacco lavorato estero di contrabbando, ad opera del gruppo criminale a cui gli indagati facevano riferimento, ai danni delle vittime, nonché le analoghe costrizioni di natura economica alle stesse imposte per la vendita della predetta merce.

Le modalità di violenta costrizione circa la prosecuzione dell’attività di venditore ambulante dei gadget della SscNapoli, ad opera sempre dei soggetti in questione, nei confronti delle persone offese.

La disponibilità, da parte degli indagati, di armi da fuoco per l’esercizio della relativa attività criminale di natura estorsiva.

Il provvedimento restrittivo eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.