ABC Napoli, gestore del servizio idrico integrato della città, ha rassicurato i cittadini sulla qualità dell’acqua distribuita a Napoli, rispondendo alle recenti preoccupazioni sollevate da alcuni articoli riguardanti la presenza di Pfas (sostanze chimiche artificiali) nelle acque italiane, incluso quello dell’acquedotto partenopeo.
In una nota ufficiale, ABC ha ribadito che l’acqua di Napoli è di ottima qualità, garantita da una rete capillare di monitoraggio che controlla oltre 130.000 parametri ogni anno, un numero ben superiore a quello previsto dalla legge. L’azienda ha precisato che i Pfas, sebbene riscontrati in alcune aree, non costituiscono un problema per la salute pubblica. Le concentrazioni riscontrate nelle acque di Napoli sono estremamente basse, talmente tanto che i livelli rilevati da Greenpeace, pari a 6,3 ng/l, sono più di 15 volte inferiori al limite che sarà introdotto dalla nuova normativa prevista per il 2026 (100 ng/l).
Secondo ABC Napoli, non c’è motivo di allarmarsi: "L’acqua distribuita in città proviene da fonti tra le più pure d’Italia e presenta anche caratteristiche organolettiche eccezionali", si legge nella nota. L’azienda sottolinea che l’attuale normativa italiana sulle acque potabili non impone la ricerca di Pfas, ma che ABC, anticipando l’entrata in vigore della nuova legge, ha già da circa tre anni attivato un programma di monitoraggio intensivo.
ABC Napoli ha dunque definito "inesistente" l'allarme sollevato, invitando la cittadinanza a non nutrire preoccupazioni infondate riguardo alla sicurezza dell'acqua potabile. L’azienda ha concluso affermando che il suo sistema di controllo è "maniacale" e regolarmente attuato, a tutela della salute pubblica.
