Insulti omofobi sotto il video social del presidente dell'Associazione LGBT

Il video, intitolato "Un amore benedetto a Montevergine", ha raccolto oltre mezzo milione di visualizzazioni, ma ha anche attirato commenti carichi di insulti

insulti omofobi sotto il video social del presidente dell associazione lgbt
Napoli.  

Sotto il video postato su Instagram da Carlo Cremona, presidente dell'associazione iKen Aps Ets e membro dell'Osservatorio LGBT della Regione Campania, sono piovuti numerosi messaggi di odio omofobo. Il video, intitolato "Un amore benedetto a Montevergine", ha raccolto oltre mezzo milione di visualizzazioni, ma ha anche attirato commenti carichi di insulti, come "Siete solo depravati" e "I sodomiti sono stati sterminati tutti da Dio".

Il video in questione riprende un momento storico avvenuto il 2 febbraio 2025, durante la Candelora di Montevergine, quando l’Abate ha benedetto pubblicamente Cremona e il suo marito, Marco Maria Taglialatela, insieme dal 1994 e uniti ufficialmente nel 2016. Questo gesto simbolico, che ha squarciato i cuori dei presenti, è stato descritto da Cremona come il frutto di anni di militanza e dialogo con la Chiesa, volto a portare avanti un messaggio di inclusione e accoglienza.

Tuttavia, il post che mostrava il gesto di benedizione è stato accompagnato da numerosi commenti ostili, dimostrando quanto alcune concezioni siano ancora radicate nel pregiudizio. Commenti come "Che vergogna!" o "Che schifo!" hanno accompagnato le immagini del momento intimo, rivelando una resistenza alle idee di uguaglianza e amore universale.

Cremona ha risposto alle offese sottolineando che quella benedizione non aveva un valore politico, ma rappresentava un gesto di apertura e accoglienza da parte della Chiesa. "Quell'atto ha come unico scopo quello di riconoscere la dignità di ogni forma d'amore", ha spiegato. La comunità LGBT ha risposto con grande calore, sommando al post una marea di messaggi positivi, superando di gran lunga gli insulti ricevuti.

Questa vicenda, per Cremona, dimostra che la Chiesa, pur con le sue tradizioni, sta diventando più aperta e moderna, come evidenziato anche dal papa Francesco, il quale sostiene una visione inclusiva della comunità LGBT. Questo cambiamento, secondo Cremona, sarà ribadito anche durante il prossimo Giubileo, segnando un passo importante verso l'abbattimento delle barriere tra la Chiesa e la comunità LGBT.