Il garante regionale delle persone private della libertà personale, Samuele Ciambriello, accompagnato da due collaboratori componenti dell’osservatorio regionale campano sulle condizioni delle persone private della libertà personale ha svolto stamane una visita presso l’Istituto penale per minorenni di Nisida, che attualmente ospita 73 adolescenti, a fronte di una capienza formale di circa 70 posti, la quale tuttavia non tiene conto dell’indisponibilità di alcuni spazi inagibili.
In particolare, da alcuni mesi è stata chiusa per inagibilità la struttura che ospitava i cinque ragazzi in art. 21 - che prestano attività lavorativa sull’isola stessa, appena fuori dalle mura - e purtroppo non risulta avviato alcun lavoro di ripristino. Così come all’interno dell’Istituto non sono iniziate ormai da tempo ristrutturazioni di un reparto in disuso comprensivo anche di un teatro.
Attualmente l’Istituto ospita 12 ragazzi stranieri e 61 con cittadinanza italiana.
La maggioranza dei ragazzi sono minorenni (44), mentre soltanto 29 sono giovani adulti. I ragazzi che scontano una pena definitiva, inoltre, sono soltanto 23; oltre i due terzi - 50 - sono dunque detenuti in applicazione di una misura cautelare.
Ogni venerdì, i ragazzi detenuti presso il primo ed il terzo reparto - rispettivamente destinati al trattamento intensificato ed al trattamento ordinario - mangiano insieme nel refettorio la pizza preparata da alcuni ragazzi che svolgono un tirocinio formativo con un ente esterno.
Al Garante Ciambriello, gli adolescenti ristretti nel terzo reparto gli hanno chiesto un ping-pong.
Nel corso della visita sono stati dunque osservati alcuni spazi comuni, oltre ad alcuni spazi detentivi del terzo e del primo reparto, ascoltati tanti ragazzi sia negli spazi comuni, sia a livello personale che hanno raccontato le loro storie e le loro speranze.
È stata altresì visitato il reparto destinato all’isolamento disciplinare, ove era ristretto un ragazzo minore. Le condizioni della cella di isolamento visitata apparivano gravemente fatiscenti e carenti nell’arredamento, con mura e pavimento sporchi, totale assenza di elementi di arredo, ad esclusione della sola branda, con materasso e lenzuola, inchiodata al pavimento; il bagno, caratterizzato dalla presenza esclusiva di wc e lavandino in acciaio e piatto doccia era separato dalla camera di pernottamento da una porta di ferro sfondata.
L’ufficio del garante regionale si riserva di presentare nei prossimi giorni una relazione dettagliata alla direzione dell’Istituto ed al dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.
