Sorrento: "Lello il sensitivo" intascava le mazzette per conto del sindaco

Corruzione, concussione e appalti truccati al Comune: 16 arresti e 26 indagati nella maxi inchiesta

Sorrento.  

Un vero e proprio “sistema Sorrento”, nel quale il sindaco avrebbe sistematicamente agito – con la complicità di funzionari e dirigenti del Comune, asserviti ai suoi disegni criminali – per truccare gli appalti. E’ il quadro inquietante che il gip ha tracciato nel motivare i 16 arresti – 11 in carcere, 5 ai domiciliari – per corruzione, peculato e turbata libertà degli incanti.

Tra gli indagati il sindaco Massimo Coppola – già arrestato lo scorso maggio mentre intascava una mazzetta –, dipendenti del municipio e imprenditori.

L’inchiesta della Procura di Torre Annunziata, condotta dalla Guardia di finanza di Napoli, ha passato al setaccio 36 appalti tra il 2022 e il 2024 per un totale di 35 milioni di euro. Secondo l’accusa, tutti i bandi sarebbero stati inquinati dal sindaco che, secondo il procuratore Nunzio Fragliasso, ha mostrato una “deprecabile ingordigia di denaro e una palese tendenza all’illecito”.

Coppola pretendeva soldi per affidare appalti di ogni tipo: dalla mensa alle opere pubbliche. A tenere i rapporti con gli imprenditori compiacenti Raffaele Guida, detto “Lello il sensitivo”, che si presentava come vicesindaco di fatto del Comune di Sorrento e che, sempre secondo l’accusa, si occupava di incassare i soldi delle mazzette.

Una macchina amministrativa parallela, alimentata dalla corruzione. Il sindaco e il sensitivo utilizzavano sim intestate a stranieri per provare a sfuggire agli investigatori che, anche grazie alla collaborazione di un imprenditore costretto a pagare per aggiudicarsi un appalto, sono arrivati a scoperchiare il sistema Sorrento