Sono tutti residenti a Napoli e provincia i tre operai morti oggi nell'incidente in un cantiere nel quartiere collinare del Vomero: si tratta di Ciro Pierro, 62 anni, di Calvizzano; Luigi Romano, 67 anni, di Arzano e Vincenzo del Grosso, 54 anni, di Napoli.
"La morte dei tre operai oggi a Napoli è l'ennesima strage silenziosa che insanguina il Paese. Ai familiari tutta la nostra solidarietà, con l'auspicio che si faccia presto piena luce su quanto accaduto. Quello che è certo è che il cordoglio e l'indignazione non possono bastare: serve una svolta concreta su prevenzione, controlli, formazione e investimenti. La sicurezza non è un lusso, è la prima, vera priorità nazionale, il nucleo da cui far partire un accordo che vincoli parti sociali e istituzioni verso un obiettivo di civiltà". E' quanto sottolinea sui social la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola.
- "Sconcerto e dolore per i tre operai morti a Napoli, ai loro familiari tutta la mia vicinanza. Piangiamo ancora una volta vite spezzate sul luogo di lavoro, una piaga inaccettabile per qualunque Paese che voglia dirsi civile". Così Mara Carfagna, segretaria di Noi Moderati, in una nota. "Ogni vittima è un fallimento e una sconfitta che ci riguarda tutti. Sono stati fatti passi in avanti importanti sulla sicurezza, il governo ha stanziato un miliardo e 200 milioni di euro e ha incontrato i sindacati a maggio per unire le forze, ma evidentemente non basta", ribadisce. "Occorre rafforzare in modo strutturale le misure di prevenzione, investire ancora di più sulla formazione e intensificare i controlli, perché le norme esistono ma spesso non vengono applicate o sono addirittura eluse. Facciamone una priorità condivisa, non possiamo più tollerare che al lavoro si accompagni il rischio costante di perdere la vita", conclude Carfagna.
