"Suicidi e morti di carcere e in carcere: si danno i numeri! Oltre l'anonimato dei numeri, ci sono le persone. Che si è fatto negli ultimi dieci anni? Il 2024 è stato l'anno con più morti in carcere di sempre.
Le regioni più colpite sono state Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. Un picco di una emergenza in corso da quattro anni. Un dato che interroga, che inquieta, ma il ministro Nordio stiracchia i numeri e cinicamente dice che non c'è emergenza, non c'è allarme".
Così all'Adnkronos Samuele Ciambriello, Garante dei detenuti campano e portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale.
"Almeno sulle morti in carcere - continua Ciambriello - i numeri per la politica non diventino opinione, ma impegno concreto per adoperarsi con provvedimenti concreti e deflattivi per rendere l'esecuzione della pena compatibile con il volto costituzionale.
Parafrasando Flaiano sull'emergenza delle carceri italiane: 'la situazione è grave, ma non seria!' Il carcere, ancora una volta, sembra creare imbarazzo al potere politico. Non per le sue condizioni inumane ma perché osa parlare tramite la voce dei garanti regionali, provinciali e comunali e di tutti gli operatori che ci vivono quotidianamente, delle associazioni di settore e degli stessi sindacati di polizia".
