Giovane skipper morto in Sardegna: "Adesso diteci cosa è successo"

L'appello del sindaco per la tragedia di Giovanni Marchionni: via alle perizie sullo yacht

giovane skipper morto in sardegna adesso diteci cosa e successo
Bacoli.  

"Ci stringiamo ancora piu forte ad Ines, mamma di Giovanni Marchionni, che con un toccante e composto appello social chiede solo una cosa. La verità. “Io voglio sapere perché è morto”. Tutta la comunità bacolese, e tutti coloro che hanno preso a cuore questa storia di grande dolore, è compatta al fianco della famiglia del giovanissimo lavoratore che ha perso la vita su uno yacht in Sardegna lo scorso 8 agosto". E' quanto afferma il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, a proposito della morte del giovane skipper trovato senza vita su uno yacht ormeggiato a Marina di Portisco, in Sardegna.

L'autopsia non ha sciolto del tutto i dubbi: familiari e amici di Giovanni vogliono sapere cosa abbia provocato la sua morte. Il sospetto è che possa essersi trattato delle esalazioni tossiche.

Per questo la Procura di Tempio Pausania ha disposto una doppia perizia sul vano motore e sui bagni dello yacht sequestrato. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo, al momento senza indagati.

"Oggi, verrà a galla un nuovo pezzo di verità su questa storia ancora ricca di troppe ombre. Mentre la direzione generale dell'Inail Campania ha avviato un’indagine per accertare l'eventuale sussistenza di un infortunio sul lavoro. Di morte sul lavoro. Siamo tutti assolutamente fiduciosi dell’operato della magistratura. C’è però una cosa che non si può più accettare. Ascoltare gli avvocati dei proprietari dello yacht dire che questo angelo bellissimo, diventato figlio di tutti? era su quello yatch, in Costa Smeralda, in vacanza. Non si può ripetere una bugia mille volte, sperando che diventi la verità. Non ve lo consentiremo. Giovanni era lì per lavorare. Punto. Adesso diteci cosa è successo", il monito del sindaco di Bacoli.