Oltre 900 persone fragili a tavola nel giorno di Natale con la Comunità di Sant'Egidio. Una grande festa che, a partire dalla chiesa di San Pietro martire, si è svolta in altre due chiese del Centro Storico e in tanti altri luoghi della città: da Scampia a San Giovanni, da Fuorigrotta fino ad Aversa. Significativo il pranzo nella sede della Scuola di lingua e cultura italiana, a San Biagio dei Librai, dove erano presenti oltre 250 migranti.
Ci sono stati nove pranzi, con la partecipazione di oltre 900 poveri: senza fissa dimora, anziani, disabili, bambini, rom, migranti, famiglie povere. Tra questi Annamaria, anziana che era stata sfrattata da casa sua e rischiava di finire per strada. Accolta dalla Comunità di Sant'Egidio ha ritrovato una famiglia e il senso di una rinascita. Nina 73 anni viene da Kiev, e ringraziava per un Natale senza bombe. Alcune famiglie accolte con i Corridoi umanitari, provenienti dalla Siria e dalla Somalia.
Tanti anche i senza dimora e i napoletani che con l'aumento della povertà sono diventati indigenti. Non è mancato un regalo per ciascuno, con il proprio nome scritto sulla busta che è stato consegnato da Babbo Natale. Un dono personalizzato per ricordare che nessuno viene dimenticato. Tanti i volontari provenienti da diversi luoghi della Regione, tra cui l'artista Alan De Luca, che si sono uniti alla festa.
