Emergono dettagli inquietanti sull’aggressione avvenuta la scorsa notte in via Bisignano, nel cuore della movida di Chiaia. Gli inquirenti che indagano sul ferimento di Bruno Petrone, il 18enne calciatore incensurato raggiunto da due fendenti, battono con insistenza la pista della spedizione punitiva. Non un banale litigio tra ragazzi, dunque, ma un vero e proprio raid organizzato.
L’agguato tra i baretti
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia Napoli Centro, l’aggressione è stata fulminea e pianificata. Petrone, residente nel quartiere Vicaria, stava passeggiando con un gruppo di amici quando è stato accerchiato da diverse persone a bordo di almeno due scooter. I sicari, dopo aver individuato il giovane tra la folla dei "baretti", hanno colpito con precisione: due fendenti, uno al ventre e uno al fianco sinistro. Un’azione coordinata che, secondo gli investigatori, fa ipotizzare un mandato o una ritorsione preventiva, le cui motivazioni sono tuttora al vaglio delle autorità.
Le condizioni di Bruno Petrone: asportata la milza
Il giovane, noto nell’ambiente sportivo per i suoi trascorsi nel Sorrento (Serie C) e attualmente in forza all’Angri in Eccellenza, sta combattendo la sua partita più difficile. Trasferito d’urgenza all’ospedale San Paolo, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico durante il quale è stata necessaria l’asportazione della milza. Attualmente Petrone si trova nel reparto di rianimazione. Sebbene la prognosi resti riservata, i sanitari trapelano un cauto ottimismo con il passare delle ore, segno che il giovane atleta starebbe reagendo positivamente alle cure.
Indagini in corso: si analizzano i video
I Carabinieri della stazione Chiaia e del Nucleo Operativo hanno già ascoltato a lungo gli amici della vittima, testimoni oculari del raid, per cercare di identificare i volti degli aggressori. Fondamentale sarà l’analisi delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero aver ripreso le targhe degli scooter o il percorso di fuga del branco verso il centro storico. Resta da capire cosa abbia innescato una violenza così mirata contro un ragazzo incensurato e promessa del calcio dilettantistico, in un luogo dove migliaia di giovani si ritrovano ogni weekend per divertirsi.
La nota dell'US Angri: "Sgomento e condanna"
L’Angri Calcio esprime profondo sgomento e ferma condanna per il grave episodio di violenza avvenuto a Napoli, in via Bisignano, nel quartiere Chiaia, che ha visto coinvolto il giovane calciatore Bruno Petrone, 18 anni, rimasto gravemente ferito a seguito di un’aggressione con arma da taglio. Il ragazzo, colpito mentre si trovava in compagnia di amici, è stato soccorso e trasportato d’urgenza presso l’ospedale San Paolo, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni restano serie, seppur con segnali di cauto ottimismo.
La società Angri Calcio, l’intera squadra e tutto l’ambiente sportivo angrese si stringono con affetto e partecipazione attorno a Bruno ed alla sua famiglia in questo momento di grande apprensione, esprimendo piena solidarietà e vicinanza. L’intera comunità di Angri, insieme alle istituzioni cittadine, si schiera compatta al fianco della società e della squadra, condannando con decisione ogni forma di violenza e ribadendo i valori di rispetto, civiltà e legalità che devono essere alla base della convivenza sociale e dello sport.
A Bruno va l’abbraccio sincero di tutta Angri, con l’augurio che possa superare questa terribile prova
