Gli uffici del Giudice di Pace di Marano, in provincia di Napoli, sono stati sequestrati su disposizione del gip del Tribunale di Napoli Nord a seguito di gravi e reiterate violazioni delle norme sulla sicurezza e sulla salubrità dei luoghi di lavoro.
Il decreto di sequestro è stato notificato nella giornata di oggi dai finanzieri del Comando provinciale di Napoli, in particolare dal Gruppo della Guardia di Finanza di Giugliano in Campania. Il provvedimento nasce da un’attività investigativa che ha fatto emergere una situazione ritenuta dagli inquirenti potenzialmente pericolosa sia per il personale in servizio sia per gli utenti che frequentano gli uffici giudiziari, soprattutto in occasione delle udienze.
Secondo quanto riportato in una nota firmata dal procuratore aggiunto Mariella Di Mauro, alla base del sequestro vi sono «violazioni concernenti il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro», tali da configurare un concreto pericolo per chi opera e accede alla struttura.
Dagli accertamenti della Guardia di Finanza è emerso che le attività degli uffici del Giudice di Pace sarebbero state svolte per anni senza il rinnovo delle certificazioni antincendio e senza la revisione dei relativi presidi di sicurezza. Inoltre, è stata riscontrata la compromissione delle vie di esodo di emergenza e l’assenza della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia).
Ulteriori criticità riguardano le condizioni igienico-sanitarie degli ambienti: nei locali tecnici interrati è stata rilevata la presenza di umidità, una situazione ritenuta idonea a favorire la proliferazione di agenti patogeni, con possibili ripercussioni sulla salute di lavoratori e utenti.
Gli approfondimenti tecnici, delegati ai Vigili del Fuoco di Napoli e all’Asl Napoli 2 Nord, hanno infine confermato l’esistenza del periculum in mora. Secondo gli inquirenti, la libera disponibilità dei locali avrebbe comportato il protrarsi delle conseguenze delle condotte illecite, rendendo necessario l’immediato sequestro degli uffici.
Il provvedimento apre ora una fase delicata sul futuro della sede giudiziaria e sulla tutela delle condizioni di sicurezza negli uffici pubblici del territorio.
