Sequestrate tre mega piscine abusive nel centro città

La Polizia Municipale di San Giuseppe Vesuviano impegnato nel contrasto agli abusi edilizi

San Giuseppe Vesuviano.  

Stavano realizzando due mega piscine in pieno centro cittadino, avendone già ultima una terza in una zona più periferica di San Giuseppe Vesuviano. Sono state però sequestrate dagli agenti della Polizia Municipale, diretti e coordinati dal Comandante Giuseppe Cirillo, impegnati in un'intensa attività di controllo del territorio e di ricerca di abusi edilizi. Le opere già realizzate in via Ungaretti e via parco Ambrosio sono state sottoposte a sequestro, così come quelle realizzate in via Ungaretti, dove gli operatori della Polizia Municipale hanno accertato la presenza di un cantiere abusivo finalizzato alla realizzazione di una piscina in un'area, tra l'altro, già sottoposta a controllo per altri interventi edilizi abusivi, per la qual cosa il proprietario era stato già segnalato all'A.G. ed anche diffidato nella prosecuzione dell'illecita attività.

Gli Agenti, eseguiti i controlli sull'esistenza di autorizzazioni che potessero attestare la legalità dei lavori senza avere alcun positivo riscontro poiché non vi era alcun titolo a costruire la piscina, hanno immediatamente bloccato i lavori e hanno sottoposto a sequestro l'intera area interessata, risultata di una estensione di circa 200 mq. di cui mq. 75 circa utilizzati per lo scavo. Anche in via Parco Ambrosio si è constatata la presenza di un cantiere abusivo con lavori per la realizzazione di una piscina in assenza di senza alcun titolo autorizzativo. Per questi motivi gli agenti, in data 2 luglio, hanno sottoposto a sequestro l’intera area interessata, con la piscina in corso di realizzazione di circa mq. 80, allo stato formata da struttura in lamiere zincate, pavimentazione cementizia circostante e adiacente alla piscina medesima. In Via Marini, invece, oltre a rilevare la realizzazione di un manufatto già in uso abitativo dai proprietari, gli agenti hanno constatato anche l’esistenza di una piscina già ultimata, retrostante ad altro fabbricato, anch'esso realizzato abusivamente ed opportunamente acquisito al patrimonio comunale. L'area è risultata tra l'altro interessata da pavimentazione con lastre di marmo di passaggi pedonali, dalla posa in opera di una vasca-fontana ornamentale nel giardino adiacente a tale fabbricato, da strutture con tubolari metallici per pergolati, tali da determinare un cambio di destinazione d'uso del bene. I proprietari degli immobili sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per abusivismo edilizio.