"Museo della follia": Sgarbi rilancia e polemizza

Molti plessi museali chiusi durante le vacanze natalizie

La mostra si snoda in un percorso eterogeneo di oltre 200 opere tra dipinti, fotografie, sculture, oggetti e istallazioni multimediali sul tema della follia.

Napoli.  

I musei vanno aperti proprio quando maggiore è il flusso dei visitatori, dovrebbe essere la regola, ma ancora così non è ". Con queste parole Vittorio Sgarbi, curatore della mostra itinerante “Museo della follia. Da Goya a Maradona”  - in esposizione alla Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta di Napoli – ha rilanciato la polemica sulla chiusura di molti plessi museali durante le vacanze natalizie. Partendo proprio dall’esposizione napoletana Sgarbi ha così determinato l’apertura della mostra anche durante le classiche pause di Natale, Capodanno ed Epifania.

A Napoli, infatti, l’esposizione itinerante, resterà aperta alla vigilia del 24 dicembre dalle 10 alle 17, ma anche nella giornata di Natale  con un’apertura pomeridiana dalle 15 alle 20. Persino la sera che precede il Capodanno (10-17) ed il primo dell’anno (15-20) le apertura straordinarie garantiranno ai visitatori, stranieri e non, di visitare “Il Museo della follia. Da Goya a Maradona”, compresa l’intera giornata della befana (6 gennaio) con apertura dalle dieci del mattino alle nove della sera.

In questa edizione partenopea, la vera grande novità, da cui ha origine il sottotitolo, è l’ingresso del mondo del calcio in quello dell’arte: il Museo della Folliainclude qui, tra le vite di pittori, scultori e poeti, la presenza di Diego Armando Maradona. Spiegata così da Vittorio Sgarbi: “Non esiste un capolavoro indiscusso come non esiste un genio indiscusso. Fino a Caravaggio la vita di artisti anche immensi come Leonardo o Michelangelo è inferiore all'opera. Con lui la vita diventa arte. Come in Maradona. In entrambi l'esistenza passa per un abisso che non santifica. Non è una forzatura. I volti di Caravaggio sono i ragazzi di vita, delle strade, delle periferie dell'umanità. Le sue opere mostrano al contempo dolore e divino, luce e buio, peccato e redenzione. Maradona è il Caravaggio del Novecento. E io lo porto in un museo.”

Intanto si delineano, con l’avvocato Angelo Pisani che cura a Napoli gli interessi dell’asso argentino, le date di arrivo di Diego Armando Maradona a Napoli previste a Febbraio 2018 per visitare personalmente la mostra e soprattutto per realizzare la serata di beneficenza in favore dell’Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon. 

La mostra itinerante – a cura di Vittorio Sgarbi, realizzata da Cesare Inzerillo, Giovanni Lettini, Stefano Morelli e Sara Pallavicini - si snoda in un percorso eterogeneo di oltre 200 opere tra dipinti, fotografie, sculture, oggetti e istallazioni multimediali sul tema della follia.