di Siep
Anche alcuni affreschi di Pompei, sopravvissuti all'eruzione del Vesuvio, sono stati distrutti dalle fiamme che hanno divorato il Museo Nazionale del Brasile. Una perdita di inestimabile valore, come spiegano i vertici della soprintendenza, che cancella per sempre parte della storia illustrativa della città degli scavi più famosa del mondo.
Nella collezione, erano presenti un affresco con due pavoni appollaiati su candelabri stilizzati, opere raffiguranti cavallucci marini, un drago e delfini. Affreschi di inestimabile valore provenienti dal Tempio di Iside a Pompei.La soprintendenza del sito archeologico ha annunciato la distruzione delle opere su Twitter: "Solidarietà al popolo brasiliano che ha appena perso il suo Museo Nazionale. L'incendio che ha devastato il sito ha colpito, purtroppo, anche Pompei. Lì erano conservati alcuni affreschi pompeiani, tra cui questo dettaglio proveniente dal Tempio di Iside".
Nella struttura vi erano circa 20 mila pezzi di storia pregiata. “Una perdita inestimabile e incolmabile” come lo stesso presidente del Brasile ha voluto dichiarare in pubblico.
Nello stesso incendio, come riportato ieri, c'era anche il più antico fossile umano in Sudamerica, il suo nome è Luzia, una donna vissuta circa 12mila anni fa. Luzia è il nome di uno scheletro del periodo del Paleolitico superiore di una donna paleo-indiana trovata in una cava in Brasile nel 1975.
