Pompei, una scoperta cambia la data di eruzione del Vesuvio

Una iscrizione a carboncino fa slittare ad ottobre la data dell'eruzione

 

di Siep

Una scoperta che rivoluziona la storia. Succede in Campania dove la data dell’eruzione del Vesuvio cambia, slitta di qualche mese. L’incredibile scoperta affiora dagli scavi di Pompei  dove è stata trovata una iscrizione a carboncino che supporta la teoria che la data dell'eruzione fosse a ottobre e non ad agosto. La scritta, traccia di un momento di vita quotidiana, è datata al sedicesimo giorno prima delle calende di novembre, corrispondente al 17 ottobre. L'iscrizione è emersa all'interno della casa con giardino nella Regio V in un ambiente in corso di ristrutturazione, a differenza del resto delle stanze già completamente rinnovate. Dovevano essere, dunque, lavori in corso nell'anno dell'eruzione.

Ad avvalorare questa tesi il materia della scritta che, essendo a carboncino, quindi fragile ed evanescente, non avrebbe potuto resistere a lungo nel tempo. Per gli studiosi è probabile che si tratti, quindi, dell’ottobre del 79 d.c., una settimana prima dell’eruzione che secondo le nuove ipotesi sarebbe avvenuta il 24 ottobre. «Attraverso l'attività di scavo e la ricerca emergono dati importanti come questa iscrizione. Possiamo dire che stiamo riscrivendo i libri di storia», afferma  il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli. 

«Una scoperta straordinaria - ha continuato Alberto Bonisoli - ». Il ministro è in visita a Pompei. E insieme al direttore degli Scavi, Massimo Osanna, ha visitato i nuovi ritrovamento nell’area del Regio V. «L’iscrizione scoperta semplicemente ci aiuta a datare meglio quella che è la data della famosa eruzione. Non è più agosto ma ci muoviamo verso ottobre, il che da un certo punto di vista ci aiuta a capire come mai qui trovavamo tanti melograni, e sappiamo che il melograno di solito non matura in estate ma più avanti». Bonisoli ipotizza che «nel Medioevo qualche amanuense possa essersi sbagliato a trascrivere la lettera di Plinio», quella dalla quale si evinceva che l’eruzione del Vesuvio fosse avvenuta il 24 agosto.