Le opere degli studenti diventano un museo virtuale

L'iniziativa del liceo artistico Sereni

le opere degli studenti diventano un museo virtuale
Afragola.  

L’arte esce fuori dagli schemi e dalle mura fisiche grazie al progetto “Sereni…Atelier Creativi”, nato dalla sinergia tra pubblico e privato, dalla collaborazione tra il Liceo Artistico dell’ISIS “Emilio Sereni” di Afragola -Cardito di Napoli, la Projenia S.c. e la startup innovativa Cyclopes s.r.l. Circa 60 opere, realizzate da allievi ed ex allievi dell’Istituto Sereni durante i laboratori pratici/esperienziali in ceramica, pittura e 3D, sono in esposizione permanente nella galleria virtuale ideata per il progetto e realizzata dalla startup Cyclopes, ottimizzata per tutti i dispositivi ed accessibile da www.sereniateliercreativi.it Per la prima volta un istituto scolastico mette in mostra le opere d’arte dei propri studenti grazie all’applicazione della realtà virtuale, che permette ad un numero potenzialmente infinito di visitatori di ammirare i lavori in ambiente 3D, da diverse angolazioni e con la possibilità di visualizzare info aggiuntive. La realizzazione del virtual tour è stata una risposta risolutiva ai divieti imposti dalla attuale emergenza Covid-19.

In tal modo l’esposizione fisica delle opere d’arte ha trovato la sua rimodulazione nello spazio immaginario di una galleria d’arte futuribile, surreale e con l’inserimento di elementi green. «L’implementazione del virtual tour delle opere d’arte dei ragazzi del Sereni – commenta Augusto Ozzella di Cyclopes – non solo promuove il loro lavoro, con cui hanno conseguito ottimi risultati, ma rafforza il progetto, proiettandolo in un luogo accessibile a tutti e in un tempo dilatato, sganciato dai vincoli imposti alle mostre fisiche». L’iniziativa, che si incardina all’interno del bando “Scuola Attiva la Cultura”, la cui progettazione è stata curata dallo staff tecnico della Projenia S.C, coordinato dal direttore Luca Mauriello, beneficia del co-finanziamento del Ministero per i Beni e le attività Culturali. Il progetto si propone come una “best practice” in Italia in un momento di crisi per la scuola, per la cultura e per gli eventi che la comunicano. 2

«Sono stati mesi intensi quelli che ci siamo lasciati alle spalle - commenta la dirigente scolastica dell’ISIS Sereni Daniela Costanzo - ma la nostra attenzione è stata sempre alta per non perdere di vista l’obiettivo: l’arte non si ferma. Ed è grazie a questa convinzione che siamo andati verso una rinnovata voglia di promuovere la bellezza. Così è nata l’idea di creare un contenitore museale virtuale, che si è rivelato un fondamentale strumento di condivisione. Non solo condivisione degli artefatti all’esterno delle mura scolastiche, ma anche di competenze, acquisite sui banchi di scuola, e di estro personale. Questo progetto ha fatto emergere la duttilità dei ragazzi a percepire il cambiamento ed a coglierlo come una opportunità, lavorando in sinergia con il gruppo docente, e favorendo l’integrazione e la partecipazione attiva anche della gente del quartiere». Al progetto ha partecipato anche Deodato Salafia, informatico, gallerista e fondatore di deodato.com, una delle piattaforme d’arte più note in Europa, che ha esortato gli allievi dei laboratori del Sereni a documentarsi ed aggiornarsi continuamente, nonché a trovare il giusto mindset in grado di supportarli nelle loro scelte future, con un approccio all’arte orientato anche al business. Il webinar è disponibile su www.sereniateliercreativi.it Prossimamente il virtual tour sarà disponibile anche attraverso tecnologia di prossimità.