Dal 3 al 5 ottobre, Napoli apre le porte di oltre 150 suoi gioielli architettonici, spesso inaccessibili, grazie alla settima edizione di Open House Napoli. Il festival, organizzato da una rete di oltre 400 volontari, trasformerà la città in un museo diffuso e gratuito, invitando cittadini e turisti a scoprire una Napoli "caleidoscopica", tra palazzi storici, case private, cantieri futuri e studi professionali. Un'immersione totale nel patrimonio urbano per rafforzare il senso di appartenenza e stimolare il dibattito sulla città che verrà.
IL PROGRAMMA
Il programma, fitto di visite guidate, talk e mostre, propone più di 40 esperienze inedite. L'edizione 2025 rende omaggio all'architetto e urbanista Luigi Cosenza, nel 120esimo anniversario della nascita, con una sezione dedicata che include la presentazione di un libro, una mostra didattica e un talk per riflettere sulla sua eredità contemporanea. I visitatori potranno esplorare sue opere come il capolavoro di razionalismo mediterraneo di Casa Oro a Posillipo o i progetti di edilizia popolare in Viale Augusto.
Tra le novità più attese, spiccano le aperture di case private mai visitabili prima. Dalla Casa a Villa Ascarelli, dove il liberty incontra il contemporaneo, alla Casa Giardino al Calascione, con interni sinuosi affacciati sul mare di Monte di Dio. E ancora, la Casa a Corso Vittorio Emanuele in un palazzo di Errico Alvino e la contemporanea Casa C_T, ricavata in un ex monastero seicentesco in via Salvator Rosa.
Il festival non trascura la città in trasformazione. Itinerari come "Il ventre di Napoli" rievocano il Risanamento ottocentesco, mentre altri percorsi esplorano il Rione Carità e le architetture del periodo fascista. Uno sguardo al futuro è rivolto ai cantieri di rigenerazione come l'ex Whirlpool, che diventerà la "Italian Green Factory", e l'ex fabbrica Pirelli in via Ferraris, destinata a diventare /hubsuperstudio, polo per le arti performative.
Ampio spazio anche alla storia, con nuove aperture di eccellenze come Palazzo Corigliano con il suo studiolo rococò, l'Arciconfraternita dei Bianchi dello Spirito Santo e la Fondazione Real Monte Manso di Scala.
Novità e Conferme
Per la prima volta, un intero villaggio, l'OHN Kids, sarà dedicato ai più piccoli con laboratori e attività per avvicinarli all'architettura. Tornano, come grandi conferme, i luoghi simbolo amati dal pubblico: dalla Biblioteca Universitaria di Napoli al grattacielo NH Napoli Panorama, fino alle stazioni dell'arte della metropolitana e al Centro Direzionale, da cui quest'anno sarà possibile ammirare la città dalla cima della Torre Avalon.
Rinnovata la partnership con il Capability Festival per promuovere una città inclusiva, con visite guidate supportate da interpreti LIS.
"Ancora una volta, Open House Napoli vede luce solo grazie all'entusiasmo dei volontari", affermano i fondatori Stefano Fedele, Alessandra Thomas e Valerio Perogio, "e a una rete straordinaria che lavora tutto l'anno per rendere questa tre giorni la celebrazione condivisa del patrimonio architettonico napoletano". Tre giorni per vivere la città non solo come uno sfondo, ma come un organismo vivo e stratificato, da esplorare, comprendere e a cui appartenere. Un'occasione per scoprire che il vero tesoro di Napoli non è solo nel suo passato, ma anche nelle trasformazioni che ne disegnano il futuro.
