Frattamaggiore, lavoro part time al Comune per 30 persone

L'Amministrazione Del Prete ha aderito al bando regionali sui servizi di pubblica utilità

Frattamaggiore.  

Il 23 dicembre scorso, il Comune di Frattamaggiore ha indetto una selezione pubblica per l'individuazione di 30 soggetti disponibili a svolgere progetti territoriali di pubblica utilità. Un provvedimento che scaturisce dall’adesione all'Avviso per la presentazione di progetti volti alla realizzazione di servizi di pubblica utilità” indetto dalla Regione Campania. È bene chiarire però che questi progetti non prevedono l'instaurazione di un rapporto di lavoro tra soggetto attuatore e destinatario e che partiranno solo se interamente finanziati (nei limiti delle risorse finanziare regionali disponibili).

Ogni destinatario può partecipare ad un solo progetto di pubblica utilità, o a più di uno, purché complessivamente non superano i 6 mesi. Al soggetto utilizzato nel progetto sarà corrisposta una indennità mensile pari ad 580.14 euro, previo accertamento della partecipazione effettiva del progetto, ed in proporzione dell'impegno orario. Lo svolgimento delle attività di pubblica utilità non dà diritto alle prestazioni a sostegno del reddito INPS (disoccupazione, maternità, malattia, assegni familiari o altra prestazione similare). 

Tra i criteri c'è quello dello stato di disoccupazione, la residenza nel Comune di Frattamaggiore o nei Comuni limitrofi non oltre 30 Km dalla sede di svolgimento delle attività. La domanda, con tutti i requisiti necessari, è scaricabile dal sito del comune. Chiunque sia interessato a ricevere maggiori informazioni può recarsi all'URP. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 3 Gennaio 2017. 

«Si tratta di progetti preziosi – commenta il sindaco Marco Antonio Del Prete - Ogni giorno infatti, i cittadini portano alla mia attenzione le loro difficoltà economiche. Questi provvedimenti non saranno risolutivi ma possono dare un po' di respiro a chi ne ha bisogno. Inoltre, non basandosi su una mera logica assistenzialistica ma impegnando i destinatari in mansioni di pubblica utilità, anche la città ne trarrà un beneficio tangibile».