Piano di Sorrento, l'ex sindaco Iaccarino al successore Cappiello: avete fallito

L'attuale leader dell'opposizione tira il bilancio dei primi due anni di governo

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Ferme le opere pubbliche avviate dalla precedente consiliatura, ritardi e disfunzioni e scelte incomprensibili secondo l'ex primo cittadino. Il 28 dicembre il confronto si sposta nel consiglio comunale di fine anno.

Piano di Sorrento.  

Alla vigilia di Natale l'ex sindaco Vincenzo Iaccarino, oggi capogruppo di opposizione, ha tirato le somme dei primi due anni di amministrazione del suo successore, Salvatore Cappiello, decretando il "fallimento" di un'esperienza che "...ha riportato in dietro la città di vent'anni".

Una sentenza senza appello quella dell'ex primo cittadino che fa l'elenco dei "fallimenti" della maggioranza praticamente in una situazione di stallo rispetto alle opere pubbliche e incapace di portare a termine anche quelle ereditate e avviate nella trascorsa consiliatura. Il riferimento è al restyling del Centro Culturale e della Biblioteca Comunale, la trasformazione di una cabina elettrica in un infopoint con wc pubblici e la scadente illuminazione natalizia al centro di tantissime polemiche da parte della cittadinanza e degli operatori commerciali.

"L'esempio delle luminarie l'ho fatto per evidenziare l'indifferenza di questa amministrazione rispetto anche all'immagine del paese che ha un'antica e consolidata tradizione commerciale che risulta mortificata dalle scelte operata dalla maggioranza - spiega Iaccarino - e questo nonostante la Città Metropolitana di Napoli abbia erogato al comune, come anche agli altri del territorio, un contributo di 70mila euro".

Per l'ex sindaco manca qualunque prospettiva di inversione di rotta: "E' impensabile che si possa dare il via a opere che attendono da anni di essere approvate come la nuova Piazza della Repubblica e il Piano degli Insedimanenti Produttivi senza parlare della nuova scuola elementare destinata a restare un rudere vista la strada che si è intrapresa. Si fa sceneggiata andando sui cantieri di lavori di adeguamento delle scuole avviati dalla mia amministrazione, per il resto è tutto fermo e sono state fatte scelte errate nella rinuncia a finanziamenti per opere come il parcheggio del centro storico di Via San Michele che avrebbe risolto definitivamente il problema della sosta nel centro della città o la realizzazione del primo lotto della scuola elementare per il quale avevamo già un contributo di 500mila euro della Città Metropolitana. Scelte inspiegabili come quella di commissionare un'altra perizia tecnica sulla scuola dopo il responso dato dall'Università di Napoli".

L'ultima stoccata riguarda l'esternalizzazione di alcuni servizi amministrativi: "Addirittura sul bilancio si è scelto di rivolgersi a società esterne perchè il settore preposto non riesce a fare il propri lavoro...Eppure si pagano posizioni organizzative e indennità accessorie che dovrebbero venir meno in questo caso. Ma la tendenza è quella di ampliare ulteriormente l'esternalizzazione con un evidente danno per l'ente".

Polemiche destinate a rimbalzare nel prossimo e ultimo consiglio comunale dell'anno in programma per il 28 dicembre quando si discuteranno anche alcune interrogazioni presentate dall'opposizione oltre all'approvazione di debiti fuori bilancio.