Ronaldo, a Pomigliano protestano gli ex operai licenziati

Manifesti e cori di protesta

Pomigliano d'Arco.  

 "Per Ronaldo 400 milioni... Agli operai solo calci nei coglioni". Così un manifesto affisso sul muro di recinzione dello stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco dagli esponenti dei Si Cobas e dai cinque ex operai della stessa fabbrica, il cui licenziamento è stato sentenziato dalla corte di cassazione nelle scorse settimane. 

Uno degli ex operai, licenziati per aver messo in scena attraverso un manichino il `suicidio´ di Marchionne, indossa una maglia con la foto dello stesso manichino `impiccato´ nel 2014 davanti al reparto logistico di Nola, ma con la testa di Ronaldo e la scritta «400 milioni presi dalle tasche degli operai? No grazie. La faccio finita». «Noi siamo quelli che ti paghiamo», si legge ancora sul manifesto, affisso vicino all’ingresso 2 sul quale campeggia la foto di Cristiano Ronaldo con la maglia della Juventus, e che, secondo i manifestanti sarà pagato con i soldi da destinare invece agli operai.

«È inaccettabile che mentre ai lavoratori di Fca e Cnhi l’azienda continui a chiedere da anni enormi sacrifici a livello economico la stessa decida di spendere centinaia di milioni di euro per l’acquisto di un calciatore». Spiegano i referenti di categoria in una nota diramata dall’Usb di Melfi, a proposito dello stabilimento Fca della Basilicata, dopo l’ufficializzazione dell’acquisto di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus. Dopo le perplessita’ dell’operaio Fca di Pomigliano, che all’agenzia Dire aveva spiegato che i dipendenti dell’ex Fiat non prendono un aumento da 10 anni, e’ arrivata la nota del sindacato. «Ci viene detto che il momento e’ difficile, che bisogna ricorrere agli ammortizzatori sociali in attesa del lancio di nuovi modelli che non arrivano mai- continua la nota- E mentre gli operai e le loro famiglie stringono sempre piu’ la cinghia la proprieta’ decide di investire su un’unica risorsa umana tantissimi soldi! È giusto tutto questo?, e’ normale che una sola persona guadagni milioni e migliaia di famiglie non arrivino alla meta’ del mese? Siamo tutti dipendenti dello stesso padrone ma mai come in questo momento di enorme difficolta’ sociale questa disparita’ di trattamento non puo’ e non deve essere accettata». Insomma, l'arrivo del fuoriclasse viene accompagnato da sonore polemiche nel mondo sindacale e operaio del napoletano.