Whirlpool: per i sindacati la sospensione non basta

I rappresentanti dei lavoratori sono insoddisfatti dopo l’incontro convocato da Conte a Palazzo Chigi

Napoli.  

I sindacati che oggi hanno partecipato all’incontro sulla vertenza Whirlpool convocato da Giuseppe Conte a Palazzo Chigi è al quale era presente anche il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli, non sono affatto soddisfatti per come si stanno mettendo le cose e fino a quando non sarà scongiurata la cessione non hanno alcuna intenzione di raffreddare gli animi. 

“Non siamo soddisfatti. La sospensione della procedura di cessione non è quello che serve per riaprire un tavolo che rimetta in discussione la decisione dell'azienda" ad affermarlo è la segretaria generale della Fiom-Cgil, Francesca Re David, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi su Whirlpool. “Non può continuare come se nulla fosse - ha continuato Re David - non ha fatto passi avanti. La sospensione non può essere la base concreta di una svolta. Il ministro Patuanelli vedrà l'azienda e vedrà se ci sono le condizioni per riconvocare il tavolo".

Per il segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli con la sospensione della procedura di cessione dello stabilimento Whirlpool di Napoli fino al 31 ottobre "sostanzialmente la situazione non cambia. Non si è spostata di un millimetro, neanche nei tempi. È una fumata nera". Bentivogli fa sapere che il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, "entro 24 ore incontrerà l'azienda per un confronto" e che "oggi pomeriggio si terranno le assemblee nel sito di Napoli e dopo si valuterà come procedere. Ci aspettavamo qualche passo in avanti in più".