Anche la Fca di Pomigliano si ferma fino al 16 marzo

Dopo lo sciopero di ieri, decisione per consentire di rispettare le norme per limitare i contagi

anche la fca di pomigliano si ferma fino al 16 marzo
Pomigliano d'Arco.  

Lo stabilimento Fca di Pomigliano d'Arco si fermerà da oggi e fino al 16 marzo per consentire le "applicazioni organizzative previste dal decreto governativo" in tema di coronavirus.

A renderlo noto è Antonio Guarino, coordinatore del settore Automotive per la Fim di Napoli. La decisione è arrivata dopo che i sindacati nella serata di ieri hanno incontrato i vertici aziendali per discutere dei decreti governativi e delle preoccupazioni dei lavoratori sfociate ieri nello sciopero di alcune decine di tute blu del reparto montaggio per circa un'ora.

"Abbiamo chiesto di far rispettare tutte le norme previste dal decreto del Governo - ha spiegato Guarino - proponendo una fermata temporanea per consentire le applicazioni organizzative. Pertanto si è deciso per la sospensione lavorativa per lo stabilimento di Pomigliano dal primo turno di oggi con rientro il 16 marzo, mentre a Nola e al reparto presse la sospensione riguarderà solo la giornata di oggi. Il reparto affidabilità invece lavorerà regolarmente".

Anche il segretario generale della Uilm Campania, Antonio Accurso ha espresso soddisfazione per la decisione della chiusra.
"Avevamo richiesto a più aziende e anche alla Fca - ha precisato il sindacalista - di riorganizzare la produzione e il lavoro per assicurare il rispetto della distanza minima di un metro nelle postazioni di lavoro e in alternativa l'utilizzo delle mascherine, con la disponibilità a fermate collettive che permettessero di sanificare gli ambienti e riorganizzarsi e/o rifornirsi di dispositivi di sicurezza in quantità necessarie, vista la penuria in questo tempo. Fca - ha aggiunto Accurso - ha dimostrato attenzione alle nostre richieste e senso di responsabilità. La stessa attenzione e senso di responsabilità chiediamo a tutto il mondo imprenditoriale sul tema della sicurezza e con una moratoria che possa evitare tensioni e inevitabili assembramenti dovuti a proteste per le vertenze che in questo periodo vivono scadenze degli ammortizzatori sociali. Penso a Jabil, Semitec, Whirlpool, il governo intervenga per evitare forzature e concedere al più presto ammortizzatori sociali in grado di sterilizzare questo momento di difficoltà e rimandare a tempi più tranquilli il confronto tra le parti. Con senso di responsabilità e unità si può superare questo momento difficile" .