Universiadi 2019, ritardi e sprechi: che cosa succede?

Nessuna svolta per l'apertura dei cantieri, ma già è polemica su incarichi professionali e nomine

Napoli.  

di Pierluigi Melillo

Sulle Universiadi in programma in Campania nel luglio del 2019 sono tutti d'accordo: questo evento può rappresentare una grande occasione per il rilancio dello sviluppo e dell'economia della regione e soprattutto potrà consentire l'ammodernamento di impianti sportivi vetusti nelle città che ospiteranno le manifestazioni sportive. Lo ripete il governatore De Luca, lo ribadisce il sindaco di Napoli De Magistris. GUARDA IL VIDEO DI OTTOCHANNEL 696  http://www.ottochannel.tv/ondemand/11/1563/universiadi-2019-ritardi-e-sprechi-che-succede.shtml.

Il problema è che il tempo passa e non si registra ancora una svolta sull'apertura dei cantieri per l'inizio dei lavori. Da quasi due anni si è insediata l'Aru, l'agenzia regionale per le Universiadi, guidata dall'ex rettore Raimondo Pasquino, organismo che oggi tutti vogliono superare affidando dei superpoteri a un commissario sullo stile dell'expo di Milano per cancellare i ritardi e accelerare sugli appalti, coinvolgendo in maniera più diretta governo e Coni: indicazione che è arrivata anche dall'Anac di Cantone.

Secondo il presidente del Coni Malagò “sono troppi 65 impianti da ristrutturare, troppe nove città per ospitare le gare. Il piano va rivisto proprio sulla base dell'intervento di una struttura commissariale”. Ma il presidente dell'Aru, Pasquino davanti alla commissione regionale trasparenza incalzato dall'opposizione ha smontato le polemiche sul commissariamento. “Ben venga, potrà essere utile a semplificare tutte le procedure”, ha spiegato Pasquino.

Anche il ministro per lo sport Luca Lotti ha ammesso i ritardi ma “la Campania - ha avvertito il rappresentante del governo Gentiloni - non può lasciarsi sfuggire questa opportunità” ed ha dato il via libera a De Magistris sul bando per noleggiare le navi albergo che dovranno ospitare circa diecimila atleti. Il caso però in regione diventa politico.

Si scaglia contro l'Aru il capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro: “Se arriva il commissario l'agenzia guidata da Pasquino non ha più senso”, dice l'esponente dell'opposizione che denuncia: “Un pò alla volta, come avevamo previsto, tutti i nodi sono venuti al pettine: sui ritardi, sugli sprechi, sulla decisione di ospitare gli atleti sulle navi e quindi sull’assenza di investimenti del governo nell’area ex Nato o nell’area Domizia e sul mancato trasferimento dei 100 milioni di euro del Pon 2014-2020. E adesso constatiamo- conclude Cesaro - anche che oltre il 90% degli acquisti e degli incarichi avviene senza alcuna gara ma con affidamenti diretti, che le consulenze sono lievitate fino a 40 milioni di euro e apprendiamo pure del clamoroso flop della gara sulle navi stesse”.

Ma Pasquino non fa una piega e replica: “Non ci sono stati sprechi”. Il comune di Napoli ha, intanto, istituito la commissione per le Universiadi affidando la presidenza a Vincenzo Moretto, ma a riaccendere la polemica sugli sprechi sono anche i Cinque Stelle con Valeria Ciarambino che denuncia lo sperpero di denaro pubblico per incarichi professionali e nomine dirigenziali. “E' questa l'unica certezza”, ha detto Ciarambino.

Fin qui le polemiche politiche, resta il fatto che le Universiadi a questo punto sono un banco di prova per tutti da De Luca e De Magistris e stavolta nessuno può chiamarsi fuori.