De Luca-de Magistris, indegna gazzarra: istituzioni nel fango

Il governatore: "Sequestratelo e sputate". Il sindaco "E' una persona fuori controllo va aiutata"

Napoli.  

di Pierluigi Melillo

Più che un duello ormai è un'indegna gazzarra. Le istituzioni finiscono nel fango per la rivalità sempre più accesa tra il governatore De Luca e il sindaco de Magistris. “Questo è un mentitore nato, piglia e scarica sulla Regione, ma come ca**o si può immaginare che la Regione debba occuparsi degli Lsu che lavorano al Comune di Napoli? E' una chiavica. Gli dovete sputare in faccia". Frasi choc pubblicate in un audio del Mattino che suscita la rabbiosa reazione del sindaco di Napoli.

L'ira del sindaco. "Ho letto – dice de Magistris - le trascrizioni e sentito l'audio. Che dire? Siamo in presenza di una persona con una carica di violenza istituzionale pericolosa, fuori controllo. Le dichiarazioni hanno valenza giudiziaria, non altro. Ribadisco la disponibilità alla cooperazione, anche con chi esprime quotidianamente rancore e assenza di spirito istituzionale. E' una persona che va aiutata, fuori controllo"

De Luca e gli sputi. Nell'audio De Luca ci va giù pesante: “Non è possibile - dice l'ex sindaco di Salerno - voi li dovete stringere nella sala del Comune, li dovete sequestrare, gli dovete sputare in faccia. Il Comune scarica tutto sulla Regione, che ca**o c'entra la Regione, come si può immaginare che debba occuparsi di Lsu che lavorano al Comune di Napoli? Come li pago? Finirei per raddoppiare i dipendenti. Voi dovete andare dal vostro datore di lavoro e gli dovete dire: "Senti, non mi devi rompere il ca**o, io lavoro e tu mi devi stabilizzare. Con i soldi tuoi". E che sia chiaro: appena parla della Regione, voi tappategli la bocca, perché è un modo per menare il can per l'aia, per farvi fessi"."Gliel'ho detto nell'ultima dichiarazione (riferimento a una precedente dichiarazione pubblica, ndr), il fatto che non tiene soldi è diventato un titolo di merito. Ma tu sei una chiavica, ma queste sono cose da pazzi".

Il chiarimento di De Luca. Per la verità l'audio registrato risale a tre giorni fa, il 15 maggio, quando De Luca aveva tenuto una iniziativa con i cittadini del quartiere di Secondigliano. Ma ora il governatore cerca di contrattaccare. "Ancora una volta viene diffuso un audio, dopo averlo tenuto in caldo per tre giorni, relativo a una conversazione privata, nel chiuso di una stanza, nel quale non c'è alcun riferimento a persone fisiche. Si risponde a tono a chi continua a scaricare sulla Regione Campania tutti i problemi che non riesce a risolvere per assoluta nullità amministrativa. C'è violazione della privacy, cialtroneria e tempo perso nel folclore. Non abbiamo tempo da perdere con le scemenze".