Regionali, De Magistris chiama M5S per "coalizione ampia"

Giovedi il presidente Fico torna in città. Il sindaco vuole aprire "laboratorio" politico

"Le elezioni regionali in Campania possono essere l'unico campo di in cui non vince la Lega. Ecco – continua il sindaco - è questo il luogo in cui bisogna capire nelle prosime settimane se c'è spazio per costruire l'alternativa”.

Napoli.  

Malgrado la sua popolarità e il grande lavoro messo in campo da Dema per uscire dai confini napoletani e accreditarsi come movimento politico anche sulle altre realtà della Campania, De Magistris sa che per la corsa alle regionali dell'anno prossimo avrà bisogno di una coalizione ampia che lo sostenga. Dopo aver tentato il dialogo con alcuni pezzi del Partito Democratico, da mesi De Magistris lancia segnali al movimento cinque stelle e in particolare ai suoi esponenti napoletani con cui da sempre tiene aperto un canale di confronto a partire dal presidente della camera. Roberto Fico tornerà a napoli il 25 aprile per le celebrazioni della Liberazione sarà l'occasione per salutarsi con il sindaco.

De Magistris in queste ore ha parlato chiaramente di alleanze in vista delle regionali.

“Ho interlocuzioni con diversi esponenti del Movimento Cinque Stelle. Da parte mia c'è la disponibilità a costruire ponti politici di umanità e onestà. Un' occasione può essere offerta dalle prossime lezioni regionali, che potrebbero rappresentare il laboratorio politico per mettere in campo un'alternativa – dice Dema - Le elezioni regionali in Campania possono essere l'unico campo di in cui non vince la Lega. Ecco – continua il sindaco - è questo il luogo in cui bisogna capire nelle prosime settimane se c'è spazio per costruire l'alternativa”.

Ma le ambizioni di Dema non si fermano a PalazzoSanta Lucia, nel suo orizzonte come è noto c'è Roma, tanto è vero che alla fine aggiunge: “La Campania può essere l' inizio di un avventura che ci porterà a guidare il paese. Chi ci vuole stare bene, dialogheremo, altrimenti come abbiamo fatto per Napoli, porteremo avanti la battaglia nello stesso modo con una coalizione meno larga, ma comunque vincente”.

De Magistris mostra sicurezza, ma il percorso è tutt'altro che spianato.

Perché nel Movimento Cinque Stelle non c'è solo Fico. L’attuale presidente della Camera ha già sostenuto al ballottaggio delle Comunali del 2011 l’ex magistrato. E se si dovesse andare ad elezioni anticipate per il Parlamento, proprio Fico sarebbe il nome preferito da de Magistris per la sua successione a palazzo San Giacomo. Ma c’è una larga parte che fa riferimento a Luigi Di Maio, come il gruppo regionale guidato da Valeria Ciarambino, che ha ben altri programmi. Tutto dipenderà dall'esito delle Europee. Il calo dei consensi anche nella roccaforte campana per il movimento di Grillo sembra dato per scontato. Ma è sulla tenuta del governo, o meglio sulla minaccia costante di uno scioglimento del contratto tra Salvini e Di Maio che De Magistris conta per aprire il suo “laboratorio” politico.

Le variabili per ora dunque sono ancora troppe. Se ne riparla dopo il 26 maggio.