"Sospendeteci tutti", scuola in piazza per la prof di Palermo

Centinaia i docenti che stanno aderendo al Teacher pride #iononSorveglioSveglio.

Domani a Napoli sit in di protesta a Piazza del Plebiscito. Oggi ad Avellino si legge la Costituzione in classe. Raccolta di firme per la prof di Palermo

Napoli.  

La scuola campana  si mobilita al fianco della docente di Palermo sospesa per il video realizzato dai suoi alunni dove si sottolineano le analogie tra le leggi razziali promulgate da Mussolini e il decreto sicurezza del ministro dell’Interno. Si moltiplicano le iniziative, dentro e fuori dalle aule delle scuole della Campania, dopo la sospensione della professoressa accusata di aver "fatto politica" in classe. Centinaia  i docenti campani che aderiscono al Teacher pride #iononSorveglioSveglio. 

Ad Avellino in una nota inviata agli organi di informazione, i professori del Liceo Imbriani si dichiarano “preoccupati per il clima di intimidazione che incombe sulla scuola pubblica e sulla libertà di insegnamento tutelata dalla Costituzione Italiana” ed  “esprimono piena solidarietà alla professoressa Dell’Aria che ha agito nello spirito del dettato costituzionale, garantendo la piena libertà di opinione e di espressione ai propri alunni. I firmatari, inoltre, auspicano l’annullamento delle sanzioni disposte nei confronti della collega da parte del Provveditorato agli studi di Palermo”.

I professori avellinesi ricordano “che la scuola pubblica è un bene comune la cui autonomia va rivendicata e sostenuta da tutti come luogo di formazione di cittadini consapevoli e capaci di autonomia di giudizio”.

Pertanto hanno organizzato una raccolta di firme: fino ad ora sono novanta i docenti che hanno aderito su iniziativa di Claudia Iandolo. 

Sempre ad Avellino, al Liceo Mancini, questa mattina alle 11 sono stati letti in classe gli articoli 21 e 33 della Costituzione in segno di vicinanza alla docente e per affermare la libertà di pensiero e di insegnamento, principi inviolabili sanciti dalla nostra Carta. 

A napoli domani, in piazza Plebiscito, ci sarà un presidio di solidarietà cui parteciperanno professori, dirigenti scolastici, collettivi studenteschi. E in molti istituti i docenti hanno messo a punto documenti di protesta che, firmati in massa, partono alla volta del Miur. I docenti del liceo classico Vittorio Emanuele, con la dirigente Valentina Bia, si autodenunciano: "Siamo tutti ugualmente colpevoli" e scrivono al ministro Bussetti e al direttore scolastico regionale Franzese. 

L'appuntamento per la manifestazione di domani in piazza del Plebiscito è alle 17.30 sotto i balconi della Prefettura. Difendere la scuola significa difendere la libertà stessa, perché è il luogo dove si realizza l'uguaglianza, dove si proscrivono fascismo e dogmatismo, scrivono i docenti.